“E’ un nostro obiettivo aumentare la possibilità di utilizzo del Fondo regionale per l’occupazione delle persone con disabilità: abbiamo sempre impiegato tutte le risorse a disposizione e continueremo a farlo. Stiamo lavorando per creare le condizioni, nonostante i pesanti tagli del Governo al Fondo per il diritto al lavoro dei disabili”. Così ha risposto questa mattina in aula l’assessore regionale al Lavoro Patrizio Bianchi ad una interrogazione della consigliera Noè in merito al Fondo regionale per l’occupazione delle persone con disabilità.

La Regione Emilia-Romagna, come ha spiegato Bianchi in aula, sta definendo i criteri e le modalità di gestione per il triennio 2011-2013 del Fondo regionale per l’occupazione dei disabili, finanziato dagli esoneri e dalle sanzioni applicate alle aziende che non ottemperano alle disposizioni della legge 68 del 99, che obbliga i datori di lavoro pubblici e privati ad avere alle loro dipendenze un numero determinato di lavoratori con disabilità.

Nel periodo 2008-2010 il Fondo dell’Emilia-Romagna ha potuto disporre di 12 milioni di euro, mentre per il prossimo triennio avrà una dotazione finanziaria di circa 40 milioni. L’incremento si è avuto per l’aumento degli importi dei contributi dovuti dalle aziende esonerate, passato da 12 a 30,64 euro al giorno, un aumento che mira a disincentivare l’esonero da parte delle aziende e a favorire le assunzioni.

“La programmazione su base triennale dei criteri e delle modalità di gestione del Fondo – ha aggiunto l’assessore Bianchi – è stata decisa in accordo con le parti sociali, le amministrazioni provinciali e le associazioni più rappresentative dei lavoratori disabili, per dare continuità nell’utilizzo degli strumenti per l’inserimento lavorativo delle persone disabili e rendere possibile una programmazione a medio termine”.

Le risorse attribuite alle Province per il triennio 2008/2010 sono state completamente impegnate per tutte tre le annualità. Il Fondo regionale per l’occupazione dei disabili è destinato alle finalità definite dalla legge 68/99 e quindi le risorse non possono essere impiegate per altre attività diverse da quelle dell’inserimento lavorativo: si va, ad esempio, dai contributi per agevolare la mobilità casa-lavoro ai tirocini, dai contributi alle aziende per l’assunzione alla formazione, dall’acquisto di ausili per l’attività lavorativa alle attività di tutoraggio.

“Nell’ambito della discussione sulla programmazione triennale 2011/2013 del Fondo regionale, la Regione e le Province stanno concordando le modalità con cui utilizzare una quota del Fondo regionale per ampliare la capacità di intervento delle Province per l’inserimento lavorativo e per sopperire ai pesanti tagli della Finanziaria 2011 – ha detto l’assessore Bianchi – la Finanziaria ha tagliato da 42 milioni del 2010 a meno di 12 milioni del 2011 il Fondo per il diritto al lavoro dei disabili, istituito presso il Ministero del Lavoro, con cui vengono finanziati gli incentivi per l’assunzione delle persone disabili: un taglio che va in direzione contraria a quanto previsto dai regolamenti della Commissione Europea”.

A margine della seduta dell’Assemblea legislativa l’assessore Bianchi e i colleghi Marzocchi e Lusenti hanno incontrato una delegazione di familiari di persone disabili. “Abbiamo concordato – conclude Bianchi – di valutare la possibilità di un’azione parlamentare per ampliare le possibilità di utilizzo del Fondo e un tavolo regionale per coordinare con gli enti locali gli interventi per i disabili sul territorio”.