Il personale della Questura di Modena dal settembre scorso non percepisce il compenso per servizi resi da oltre 8 mesi. Gli stanziamenti sono insufficienti e non riescono a coprire le spese per i servizi ordinari e straordinari (in gran parte accompagnamento alle frontiere di cittadini stranieri). Risultato: un “buco” di 60 mila euro solo nel 2010 che quasi certamente si allargherà nell’anno in corso.

“Gli impegni effettivamente sostenuti dal personale della Questura di Modena – spiega il sen. Giuliano Barbolini del Pd – sono di gran lunga maggiori rispetto a quelli di agenti che operano in altri contesti territoriali. Tra le tante differenze esistenti rispetto alle altre città dell’Emilia Romagna e di altre regioni del Centro-Nord, c’è sicuramente il numero rilevantissimo di cittadini stranieri (oltre 80 mila regolari) e la presenza del Centro di Identificazione ed Espulsione che assorbe ingenti energie degli uomini della Questura. Senza contare lo smaltimento quotidiano dei permessi di soggiorno e la gestione degli eventi sportivi con 2 squadre di calcio in serie “B”, nonché le tante manifestazioni di richiamo nazionale. Basti pensare – aggiunge il parlamentare del Pd – che nel 2002 gli stranieri presenti a Modena erano circa 20 mila e che gli agenti della Questura, senza l’impegno gestionale del CIE, risultavano essere circa 70 unità in più rispetto alla pianta organica attuale”.

Sulla base di queste cifre il sen. Barbolini ha presentato ieri, assieme alla sen. Mariangela Bastico, un’interrogazione al ministro dell’Interno Maroni nella convinzione che la Questura di Modena “necessiti di un consistente rafforzamento in termini di risorse economiche e di organico delle Forze dell’ordine”. Analoga interrogazione è stata presentata anche dai parlamentari modenesi della Camera.

“Mi rammarico – conclude il sen. Barbolini – che gli esponenti modenesi del governo e della maggioranza, a cui avevo sollecitato analogo interessamento per lo stato di forte disagio delle forze di polizia in ambito modenese, per oggettive criticità, che sono penalizzanti per loro e la città, non abbiano ritenuto di manifestare una disponibilità al riguardo”.