Si chiama ComputER (Certificazione oggettiva e misurata delle pratiche degli utenti del territorio dell’Emilia-Romagna) ed è l’innovativo – e più equo – sistema di verifica della situazione patrimoniale e reddituale dei cittadini che intendono richiedere aiuti pubblici (servizi, sussidi, buoni-libro, borse di studio, agevolazioni ecc.). Verrà realizzato dalla Provincia di Reggio Emilia in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e verrà sperimentato in occasione dell’apertura, da parte di Palazzo Allende, di uno Sportello polifunzionale di consulenza al cittadino in materia amministrativa, finanziaria, fiscale e legale.

Il ComputER – che potrebbe essere utilizzato da tutti i Comuni e dagli altri enti erogatori di servizi o sussidi pubblici come Acer e Università – è stato presentato questa mattina a Palazzo Allende dal vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia Pierluigi Saccardi, dal consigliere regionale Marco Barbieri, dall’assessore provinciale alle Risorse economico-finanziarie Antonietta Acerenza e dal Direttore del Centro studi dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna Giuseppe Vinci. L’obiettivo, è stato sottolineato, non è quello di ridurre gli aiuti pubblici, ma semmai di garantirne di più, escludendo però chi non ne ha diritto. Riducendo drasticamente, dunque, il numero di cittadini che beneficiano ingiustamente di sussidi non necessariamente perché dichiarano il falso, ma perché valutati sulla base di indicatori non più in grado di misurare in maniera corretta la loro effettiva situazione patrimoniale e reddituale e la loro capacità di spesa.

“Intendiamo allargare la platea di chi coloro che, avendone necessità ed effettivo bisogno, possono usufruire delle prestazioni dello stato sociale ed insieme alla Regione riteniamo di aver individuato uno strumento oggettivo in grado di misurare l’equità delle prestazioni pubbliche ampliando, rispetto all’Ise, i parametri patrimoniali, ma anche di spesa, sulla base dei quali valutare se è giusto che un cittadino abbia diritto ad agevolazioni sociali – ha detto il vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia, Pierluigi Saccardi – E’ noto che l’Ise si basa principalmente sulla dichiarazione dei redditi, ma è altrettanto noto che per l’Agenzia delle entrate il 38% di tali dichiarazioni sono false, e dunque già questo pone seri interrogativi sull’equità del tradizionale sistema di verifica. Così come mi chiedo se è giusto che chi, ad esempio, è abbonato a una pay-tv chieda aiuti pubblici per pagare le bollette di servizi più essenziali come luce e riscaldamento…”.

“Ci sono persone che hanno assolutamente bisogno e chiedono aiuto agli enti locali e, purtroppo, anche persone che ricevono servizi di cui oggi non avrebbero diritto: occorre dunque rilanciare la giustizia sociale e individuare una sorta di ‘equometro’”, ha detto il consigliere regionale Marco Barbieri per il quale la “vera novità introdotta dalla Provincia di Reggio Emilia sta nell’aver individuato, insieme al centro-studi dell’Assemblea legislativa regionale, uno strumento non solo più equo e completo, ma anche in grado di sostituire la discrezionalità della politica con il rigore di una formula matematica”. Per Barbieri, che ha sottolineato il potere legislativo della Regione in materia, “occorrerà dunque guardare con grande attenzione a questa sperimentazione”.

Sperimentazione che partirà, come ha spiegato l’assessore provinciale alle Risorse economico-finanziarie Antonietta Acerenza, “entro la fine dell’anno con l’apertura da parte della Provincia di uno Sportello polifunzionale, attraverso i Centri per l’impiego, che fornirà gratuitamente ai cittadini una serie di consulenze in campo amministrativo, finanziario, fiscale e legale”. “E’ un altro aiuto concreto che intendiamo offrire alle famiglie, il 26% delle quali, a livello nazionale, risulta indebitato, ma giustamente a quelle che ne hanno effettivamente bisogno, e che saranno individuate proprio in base al nuovo strumento di verifica”, ha concluso l’assessore Acerenza.

Come funziona il ComputER. Il nuovo sistema di accertamento della situazione patrimoniale e reddituale prevede un questionario, che potrà essere compilato anche online dai singoli cittadini, attraverso il quale indicare i movimenti (non semplicemente il saldo) dei conti correnti, la titolarità di cassette di sicurezza e assicurazioni, il possesso di titoli finanziari (azioni, titoli di Stato, obbligazioni, fondi comuni ecc.), fabbricati, terreni, autoveicoli, ma anche una serie di “benefit” – ritenuti indicatori della possibilità di spesa – attualmente non rilevati dagli attuali sistemi di misurazione come gli abbonamenti a pay-tv, operatori telefonici, palestre e centri benessere, teatri, riviste, cinema, stadio eccetera. “La compilazione del modulo, che rappresenta un’autocertificazione, consentirà alla Provincia – sulla base di protocolli con Guardia di finanza, Agenzia delle entrate, istituti di credito ed altri soggetti – di verificare la veridicità dei dati prima di concedere l’accesso gratuito ai servizi dello Sportello di consulenza – ha illustrato il direttore del Centro studi dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna Giuseppe Vinci – In caso di irregolarità, ovviamente, saranno applicate le sanzioni, penali e pecuniarie, previste dalla legge”. L’eventuale accesso gratuito sarà concesso sulla base di un algoritmo che – opportunamente modificato – potrà essere applicato per numerosi altri servizi e prestazioni di welfare in carico agli enti pubblici, come assegni familiari e di maternità, asili nido, mense scolastiche, case popolari, tasse universitarie…

Lo Sportello polifunzionale. Il servizio che sarà sperimentato e fornito gratuitamente dalla Provincia ai cittadini, offrirà una serie di consulenze in campo amministrativo, finanziario, fiscale e legale e verrà attivato entro la fine dell’anno.

Il progetto di Provincia e Regione, prevede anche una serie di azioni di sensibilizzazione, in particolare ai giovani, sui temi della legalità e del rispetto delle regole, in particolare in campo fiscale. Saranno realizzati incontri con gli studenti delle scuole medie inferiori e superiori ed è già stato attivato un blog (http://sportellosussidialcittadino.wordpress.com) attraverso il quale raccogliere idee e proposte dei cittadini e rispondere alle loro domande.