Al via i lavori per la realizzazione del nuovo Piano triennale delle Attività produttive 2012-2014 della Regione Emilia-Romagna. Con una intervista – realizzata da Giampiero Gramaglia – a Romano Prodi, la Regione ha avviato il ciclo di incontri di ascolto e confronto con la comunità economica e sociale dell’Emilia-Romagna che porterà, entro l’anno, alla proposta del nuovo piano delle attività produttive e della ricerca. Un percorso che, come quello della Casa dell’Energia, aprirà le porte e le finestre a tutte le idee e a tutti gli attori.

L’appuntamento – a cui hanno partecipato i rappresentanti di enti locali, delle forze economiche e sociali ed esponenti del mondo della ricerca e dell’Università – è stata l’occasione per affrontare i temi dello sviluppo economico e della qualità della vita, con un’attenzione ai nuovi scenari mondiali.

«Abbiamo pensato – ha sottolineato l’assessore regionale Gian Carlo Muzzarelli aprendo i lavori dell’iniziativa – di avviare questo percorso di confronto guardando lontano nello spazio per capire dove vanno e cosa fanno gli altri, e lontano nel tempo, per immaginare il nostro futuro. Insieme a questo dobbiamo agire come sistema Emilia-Romagna perché abbiamo bisogno di partecipazione e di consenso. Il nostro orizzonte è la strategia Europa 2020, il nostro navigatore nella burrasca della crisi e oltre, nelle acque che speriamo tornino presto calme e favorevoli, è il Piano Territoriale Regionale. Lì abbiamo scritto le parole d’ordine che ci guidano: società ed economia della conoscenza, green economy e welfare».

Tra gli obiettivi della Regione quello di scommettere ancora sul valore aggiunto del made in Italy, che «significa – ha aggiunto Muzzarelli – creatività, originalità, flessibilità e adattabilità, personalizzazione e bellezza. L’Emilia-Romagna è un ‘brand’ che dobbiamo sostenere e promuovere aggregando le forze dei singoli territori, coordinando le azioni, curando e valorizzando le nostre eccellenze. L’internazionalizzazione è la vera, nuova dimensione del nostro operare. Possiamo subirla, e perdere capitali, intelligenze e lavoro; oppure possiamo starci dentro con gli occhi aperti e le idee chiare, per attrarre capitali e talenti, per presidiare nuovi mercati, per rendere ancor più riconoscibile e riconosciuto il brand Emilia-Romagna».

Durante la presentazione, l’assessore Muzzarelli ha anche richiamato alcuni aspetti del secondo Piano triennale attuativo del Piano energetico regionale per il triennio 2011-2013 evidenziando che «occorre cambiare il modello energetico. Con case, ospedali e scuole al riparo dai black-out di energia. Con il recupero di elettricità e calore nelle imprese ma anche la produzione diffusa da fonti rinnovabili. Inoltre sarà fondamentale lo sviluppo delle filiere regionali e nazionali delle tecnologie per il risparmio energetico e il ricorso alle fonti rinnovabili».

Il percorso

I prossimi appuntamenti del percorso che porterà alla realizzazione del Piano riguarderanno: ‘Lo scenario macroeconomico del prossimo triennio’ (30 settembre); i ‘Mutamenti strutturali, filiere produttive e servizi’ ovvero alimentare, moda, salute, abitare, meccanica, green economy e servizi (6-8 ottobre); ‘Il comparto dei servizi e la produzione’ come Ict e design, servizi finanziari, consulenza e formazione, progettazione, ricerca e sviluppo, controllo di gestione (14 ottobre). Inoltre, tra novembre e dicembre, si svolgeranno anche appuntamenti sul tema delle ‘leve per la competitività d’impresa e le politiche pubbliche’ in relazione alla ricerca industriale e al nuovo PRIITT–infrastrutture, alla innovazione, alle reti, alle dinamiche imprenditoriali, alla internazionalizzazione, alla semplificazione e responsabilità sociale d’impresa, all’accesso al credito, capitalizzazione e strumenti finanziari innovativi, alle Infrastrutture per lo sviluppo nonché all’attrattività territoriale.