Secondo copione, quella di giovedì è stata una serata di grande interesse. La prima tappa della terza edizione di Modena Sport in Tour” la popolare manifestazione che da anni sta portando nelle piazze e nei teatri i grandi campioni dello sport, ha mantenuto le promesse: con otto campioni di calibro nazionale, è riuscita perfettamente. Sul palco di Castelletto di Serravalle, prima digressione fuori provincia dell’evento itinerante deciso per figurare un’ideale disputa fra Modenesi e Bolognesi (la stele che ricorda la battaglia della Secchia Rapita è nel territorio di quel Comune, a Zappolino), sono saliti sul palco sei atleti di spessore assoluto. Fra i presenti, ha brillato Bobo Boninsegna, cui proprio giovedì sera ricorreva il quarantennale dell’episodio della famosa lattina di Moenchengladbach, uno dei momenti di sport e costume che hanno caratterizzato un’epoca, così come la palpitante Italia-Germania 4-3 o la finale contro il Brasile di Pelè di Mexico ’70. Insieme a Bonimba, la storia del Modena ma anche di un quarto di secolo di calcio italiano era rappresentata da Marco Ballotta, il più “anziano” calciatore ad avere giocato sia nel campionato italiano che in Champion’s, attualmente ancora in attività (gioca nel San Cesario), e che da professionista ha chiuso dopo 25 campionati a 44 anni e 38 giorni. Un grande esempio di longevità e qualità sportiva. Accanto, era seduto Jonatan Binotto, talento purissimo che si fece notare ai tempi del Bologna, la cui carriera è stata limitata da un infortunio quando, anni dopo, avrebbe vestito la maglia dell’Inter per la definitiva consacrazione. Ma di Bologna si è parlato anche con una vera bandiera rossoblù, cioè il “Mitico” Renato Villa, difensore prelevato dall’Interregionale per una follia sportiva del presidente Corioni e del tecnico Maifredi, paracadutato nella Bologna della serie A, catapultato a mordere i garretti dei vari Van Basten, Careca e persino Diego Maradona. Un grande esempio di come si possa diventare campioni a tutte le età, anche nel calcio. Per la pallavolo, a Castelletto era presente un big vero, cioè Luca Cantagalli, atleta straordinario che non ha bisogno di alcuna presentazione. Per “Bazooka” parlano i successi (sette scudetti, quattro Coppe Campioni, due titoli Mondiali e quattro europei con la Nazionale oltre ad una ventina di altri allori), ma anche la sua grande disponibilità e la voglia di essere sempre da esempio per i giovani, un autentico prodotto della Generazione dei Fenomeni. Infine, la platea è stata rubata dall’ironia del modenese di nascita Nino Pellacani, icona della Fortitudo, cestista particolarmente amato da quella parte del tifo bolognese, rispettato da tutti, grande istrione e combattente sul parquet quanto impareggiabile uomo-spogliatoio. Una serata di grande spessore, la prima tappa 2011/12 di Modena Sport in Tour: la seconda sarà il prossimo 8 novembre al Modena Golf & Country Club di Colombaro.

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