In merito a quanto emerso dal convegno CNA di sabato 12, ritengo che qualsiasi proposta che proviene dal mondo delle imprese vada valutata con attenzione e serietà. Però è evidente che in questo momento finanziario la vendita di azioni Iren sarebbe inopportuna: significherebbe svendere ad un prezzo non reale un patrimonio che le comunità sul territorio reggiano hanno costruito nella storia democratica degli ultimi settant’anni. Inoltre, al momento il quadro normativo e legislativo a proposito delle multiutility non è chiaro, e ciò compromette il valore delle azioni, che confido possa diventare più stabile nei prossimi mesi.

Possono essere dismesse un po’ di azioni Iren quando i mercati finanziari troveranno un po’ di respiro, e il ricavato di queste azioni potrà essere utilizzato non in progetti parcellizzati, ma magari per uno strategico che sia utile a tutto il territorio: è evidente però che va salvaguardato in ogni caso il pacchetto che garantisce il controllo pubblico di queste azioni per vincoli statutari, perché è frutto di una decisione politica passata in tutti i consigli comunali della Provincia e perché i ricavi delle azioni Iren consentono ai comuni di poter disporre di utili che finanziano i servizi degli enti locali e mantengono la società più vicina ai nostri territori, anche nella realizzazione di opere utili ai cittadini. Quello della maggioranza pubblica è un valore imprescindibile.

(Alessio Mammi, coordinatore sub sub patto Comuni di Reggio Emilia per Iren)