Trasmetto per conto del Consigliere Regionale nonchè Coordinatore vicario del PdL la seguente nota sulla mancanza di iniziative da parte dell’Amministrazione comunale di Modena per reprimere il fenomeno della questua molesta che, oltre ad esere in costante aumento, affligge in particolar modo, ma non solo il centro storico della città.

“Mi preme sottolineare la sempre più grave situazione del centro storico di Modena per la presenza molesta, intensificatasi nelle ultime settimane, di barboni ed accattoni che infastidiscono le persone davanti alle chiese e non solo. La situazione sul sagrato del Duomo e nelle sue immediate vicinanze, in modo particolare verso le 17.30, è ormai divenuta intollerabile, con accattoni che seguono le persone chiedendo loro ripetutamente denaro, in modo insistente e a volte anche minaccioso.

Ci risulta che la cosa sia stata segnalata più volte al Comune e al Comando di Polizia Municipale ma per il momento tutto ancora tace. I vigili paiono essere più impegnati a far multe agli acquirenti dei negozi del centro – che devono correre fra parcometri e minuti contati – che non ad allontanare i questuanti.

Analoga situazione la ritroviamo nel piazzale della stazione, davanti alla chiesa di S. Francesco e a quella del Voto con un centro storico che pare ormai essere in preda ad “gang” di persone malavitose dedite alla ricerca molesta di denaro.Il sabato e la domenica poi, Corso Canalchiaro è letteralmente pieno di barboni che importunano i passanti e impediscono, a quanti vorrebbero ammirare le vetrine dei negozi, di farlo liberamente. L’Amministrazione comunale pare insensibile e lascia fare. Eppure il problema interessa diversi assessorati e intristisce l’immagine di una città già sonnolenta in tema di iniziative promozionali. A nome dei modenesi chiediamo quindi oggi al Sindaco di correre subito ai ripari perchè i presupposti per riportare ordine e per allontanare i molestatori ci sono già, bastaapplicarli Noi non vogliamo un primo cittadino sceriffo ma nemmeno una città dove l’immagine della questua molesta sia predominante e invasiva. In caso contrario non ci rimarrebbe altro che degradare quella che negli anni 80 era una mitizzata da tutta la stampa come la “Signora città” con l’esclamazione impietosa di “povera città””.