Partecipa anche Dario Vassallo, fratello di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica ucciso in un agguato nel settembre del 2010, alla presentazione nella sede della Provincia di Modena, in programma giovedì 24 settembre (viale Martiri della Libertà 34, sala consiliare ore 17), del progetto “Il bosco di Angelo” a Nonantola.

All’attività del fratello sindaco, diventato un simbolo del buon governo all’insegna della tutela ambientale contro la criminalità organizzata, Dario Vassallo ha dedicato un libro che sarà presentato nella serata di giovedì a Nonantola.

La presentazione del progetto “Il bosco di Angelo” sarà preceduta, sempre nella sala consiliare della Provincia, dalla premiazione di cittadini e enti che hanno realizzato aree boscate nella pianura modenese contribuendo a migliorare la qualità ecologica del territorio.

L’iniziativa si svolge nell’ambito delle celebrazioni dell’anno internazionale delle foreste.

Nel corso dell’incontro intervengono Stefano Vaccari, assessore provinciale all’Ambiente, Osvaldo Facini dell’istituto di Biometereologia del Cnr, e Antonio Turco, autore di un volume dedicato al bosco della Saliceta.

Il libro “Il sindaco pescatore” scritto da Dario Vassallo con Nello Governato in memoria del fratello Angelo Vassallo, il primo cittadino di Pollica, in provincia di Salerno, ucciso il 5 settembre 2010 con sette colpi di pistola, sarà presentato dall’autore nel corso di un incontro pubblico in programma a Nonantola alle ore 21 al teatro Troisi (via delle Rimembranze 8). L’autore sarà intervistato dalla giornalista Maria Pia Cavani.

Promossa dalla Fondazione “Angelo Vassallo, sindaco pescatore” e dall’associazione Pace e solidarietà in collaborazione con la Provincia di Modena, l’iniziativa vuole ricordare l’impegno di un sindaco diventato un esempio di come si possa contrastare la criminalità organizzata anche attraverso una corretta gestione amministrativa all’insegna della legalità e della salvaguardia dell’ambiente.

Angelo Vassallo era conosciuto da tutti come il “sindaco pescatore” per il suo passato di pescatore e per l’amore per il mare e la terra.

Nonostante non siano ancora stati individuati i responsabili dell’omicidio, gli investigatori hanno sostenuto fin da subito la matrice camorristica dell’attentato.