Sarà un intervento dell’Assessore provinciale all’agricoltura Roberta Rivi ad aprire il Convegno “L’Olio dei colli emiliani: esperienze e prospettive per il futuro” in programma sabato 17 dicembre all’Agriturismo le Barbaterre di Bergonzano (Quattro Castella).

L’iniziativa vuole fare il punto su un progetto di studio nato nel 2004 “Sviluppo dell’olivicoltura da olio in Emilia Romagna, nelle province di Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza”. Il gruppo di lavoro è costituito da 5 unità operative (CRPV di Cesena, Università di Parma, Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, Istituto Professionale di Stato per l’Agricoltura e l’Ambiente “L. Spallanzani” di Vignola (MO) e IBIMET-CNR di Bologna) e dalle quattro province emiliane (Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza).

 

Gli obiettivi del progetto sono mirati all’acquisizione di tutte le basi conoscitive (ambientali, genetiche, agronomiche, storiche) favorendo lo sviluppo di un’olivicoltura tipica, in grado di valorizzare la biodiversità emiliana, attraverso la coltivazione di antichi ‘genotipi’ localmente esistenti. Sono state rinvenute circa 360 presenze di olivi antichi sul territorio collinare delle quattro province coinvolte.

Da almeno un triennio vengono effettuate prove di micro-oleificazione per valutare la qualità di oli monovarietali ottenuti dalle varietà locali censite. Tali oli hanno mostrato un’elevata rispondenza alle caratteristiche chimiche richieste per gli oli d’oliva extravergine. Inoltre si sta studiando la capacità del territorio emiliano di ospitare l’olivo, considerando diversi parametri tra cui quelli agronomici e climatici; nel convegno saranno presentati i dati di studio relativi alla provincia reggiana su questi aspetti.

L’incontro di Bergonzano farà quindi il punto su questa vasta attività di studi, che prosegue: nel 2012 proseguirà lo studio degli aspetti di marketing che riguarderanno l’esame della potenziale domanda per poter individuare le migliori strategie di commercializzazione.

Per iscrizioni e informazioni telefonare allo 0546/47039.

 

Notizie storiche

“In provincia di Reggio Emilia, nei dintorni di Albinea, si ha una presenza inequivocabile di oliveti, confermata da diverse testimonianze: quella di Enrico II di Germania, in un diploma del 1002 ancora nominato nel 1072 da Papa Alessandro II che conferma al monastero di S. Prospero la proprietà di S. Maria di Pissignano coll’oliveto attiguo, che solamente un anno dopo, nel 1073, il vescovo reggiano Giandolfo cita come S. Maria de Oliveto. L’attività principale di questi monaci doveva essere la coltivazione dell’olivo, pianta che abbondava nelle vallate di Montericco e Borzano, esposte a mattina e riparate dai venti e dai geli (Corradini, 1979)”.

“.. Nell’Archivio Capitolare del Duomo di Reggio nell’atto n°553, si legge di una compravendita in Vergnano il 29 dicembre 1212, di una terra con ulivi da parte di Guido fu Marclochi da Borzano (Basenghi e Pellini, 2003).”

“.. Nel reggiano, più precisamente nella zona di Quattro Castella (Castello di Bianello), intorno al 1850 si ha l’introduzione di olivi da impiantare intorno al castello come risposta all’aumento del prezzo dell’olio da parte del Duca di Pontremoli (Pellini).”