“E’ veramente preoccupante l’atteggiamento del Vicecoordinatore Vicario uscente e candidato del Pdl, Enrico Aimi. Al posto che chiedere una accurata verifica delle tessere discutibili, non fa altro che tentare di minimizzare la questione. Eppure la pulizia dentro i partiti dovrebbe stare a cuore anche a lui. Ci sarebbe da chiedersi come mai. Di fronte a delle anomalie è un mio preciso dovere segnalare la questione al partito a Roma. E’ quello che ho fatto. Mi aspetto una presa di posizione. Forse Aimi non ha capito che la posta in gioco è ben più importante di chi vince o perde un congresso locale di partito. Mi permetto di dire che è in ballo la stessa essenza delle regole democratiche. Questioni che certamente non interessano ad Aimi ed ai suoi alleati. Noi invece pretendiamo una politica pulita e ci chiediamo come mai accadano episodi del genere. A differenza di Aimi non mettiamo la testa sotto la sabbia, perché è più comodo o più facile, o torna più utile. Proprio per questo siamo tra coloro che chiedono un codice etico per il nostro partito. Vogliamo che a fare politica siano persone perbene e che nel Pdl non vi siano personaggi equivoci. Ma abbiamo capito perfettamente che al candidato Aimi la cosa non interessa. Sottolineo, infine, il cattivo gusto di Aimi nel citare la “comprovata razza ariana”, a pochi giorni dalla tragica ricorrenza della giornata della memoria. Aimi sa perfettamente che non appartengo a quella storia politica, che invece altri, che forse lui conosce, hanno percorso”.
Così il Vicepresidente dei Deputati del Pdl, On. Isabella Bertolini risponde al Consigliere regionale del Pdl Enrico Aimi sulle anomalie del tesseramento del Pdl riscontrate in diversi comuni della provincia di Modena.