La stampa locale pone in evidenza l’approvazione di un ODG, votato a maggioranza, con il solo MIO voto contrario e la non partecipazione di un altro Consigliere.
Il mio NO, non nasce da un momento di follia, essendo stata tra i primi, a richiedere fortemente una riduzione dei costi superflui gravanti sui cittadini.
Allora meglio anticipare possibili non corrette interpretazioni, riportando alla comune memoria le scelte fatte dal Governo locale fino ad oggi e le mutate condizioni politiche che ne determinano, come copertura, l’eroica scelta della riduzione dei costi..
Vendere fumo non mi piace e non mi presto ad illudere i cittadini.
Nel merito, la riduzione di 2 Assessorati è da inquadrare tra gli aggiustamenti da porre in atto con eleganza, all’interno della maggioranza e non è difficile da prevedere che qualche incarico di Giunta attuale passerà a tempo pieno, vanificando il risparmio.
Tra l’altro, questo permette di darsi una forza contrattuale (o una nuova verginità) al momento in cui ci sarà da discutere con le Forze Sindacali il taglio del Fondo di Premialità dei Dipendenti Comunali.
Non tralasciamo i tanti incarichi assegnati con uguale orario di lavoro, ma con un’aggiunta economica sostanziale per pochi eletti, tentando di fare la cresta, poi, sull’insieme dei dipendenti.
L’assunzione del Direttore Generale, che non è in discussione come persona ma esclusivamente come figura nell’impianto organico comunale, viene attuata con Delibera di Giunta N.276 DEL 18/12/2009, creando la mia immediata rimostranza, in quanto MAI il Comune aveva avuto bisogno di tale figura organica e dello spropositato costo.
Non contenti, nominano anche il VICEDIRETTORE, ovviamente con altro esborso in aggiunta….la lungimiranza di questa Giunta è stata proverbiale.
Mentre il Vicedirettore, si è appena dimesso, il Direttore ha un contratto in essere che prevede:
Art. 3 – Decorrenza e durata del rapporto
1. Il rapporto di lavoro subordinato di cui al presente contratto, a tempo parziale ed a termine, ha durata pluriennale decorrente dal 1° gennaio 2010 e si risolverà, di diritto, allo spirare del corrispondente termine finale, sin da ora indicato nella data di conclusione, a qualsiasi titolo, del mandato amministrativo del Sindaco conferente (ultimo giorno di prestazione lavorativa), senza alcuna necessità di espresse comunicazioni tra le parti ed escludendosi ogni possibilità di tacito rinnovo, fatta salva, comunque, la facoltà, riconosciuta alle parti laddove sussistano i necessari presupposti di fatto, di proroga del termine finale o di rinnovo contrattuale da operarsi con appositi ed espressi atti convenzionali, previa adeguata pattuizione, in caso di rinnovo, delle clausole negoziali.
2. Ciascuna parte contrattuale non può recedere dal rapporto di lavoro, costituito ai sensi del presente accordo, unilateralmente ed anticipatamente rispetto al termine finale come sopra pattuito, senza il consenso dell’altra parte da rendersi per iscritto, fatto salvo il caso della giusta causa di risoluzione di cui all’art. 2119 del codice civile.
3. In caso d’inosservanza delle prescrizioni previste nel precedente comma, la parte inadempiente sarà tenuta a corrispondere all’altra parte, a titolo di penale ex art. 1382 del codice civile, un importo pari al trattamento economico lordo fondamentale come determinato ai sensi del presente contratto individuale, incrementato di ogni trattamento economico quiescibile, anche di natura accessoria, che sarebbe spettato al Dipendente per un periodo di 12 mesi.
4. Ai fini di cui sopra, l’Amministrazione è sin da ora autorizzata ad operare eventuali compensazioni con le retribuzioni eventualmente ancora dovute al Dipendente, fino a concorrenza dell’importo di cui al presente articolo.
5. Al Dipendente, comunque, è consentito recedere dal presente contratto per giustificato motivo, da adeguatamente rendersi all’Amministrazione, con preavviso di almeno tre mesi, fatta salva, in ogni caso, la pretesa dell’Amministrazione al ristoro di eventuali comprovati danni patiti in conseguenza dell’omesso preavviso o del mancato rispetto del predetto termine di preavviso.
QUINDI, a meno ché non siano state già rassegnate dimissioni e accettate di comune accordo, IL Signor Sindaco MI deve spiegare come farà a interrompere la collaborazione entro l’estate.
Poi, tutti sappiamo che il GOVERNO è intervenuto nel merito, VIETANDO per la prossima legislatura questa figura professionale.
Ancora non ho traccia dei 200 mila euro che dovrebbero essere spesi per l’acquisto di un terreno da devolvere al nascituro centro sportivo e qui ho già detto che sarebbe opportuno vendere (e incassare) l’altra metà del terreno, alla società immobiliare interessata.
Il Mio NO a questi giochetti politici che fanno scambiare lucciole per lanterne rimane ed è motivato, anzi rafforzato dalle dichiarazioni del Sig. Sindaco: “Basta con questi partiti mentre la gente non arriva alla fine del mese”, bene, ma non scordiamoci che i partiti sono formati da uomini e donne e dai loro comportamenti.
Franca Cerverizzzo – Consigliere Comunale