Prima del cantautore psichiatra modenese “Gappa” è protagonista il blues di Little Paul Venturi in trio nell’ultimo appuntamento in piazza della Pomposa a Modena, per la terza edizione di “Musica tra le pietre antiche”, martedì 31 luglio alle 21.30.

Little Paul Venturi, all’anagrafe Paolo Venturi, vignolese, è un giovane talento del Blues Made in Italy, spiega una scheda di presentazione, che dopo uno studio rigoroso e scientifico delle più antiche sonorità del Delta, prende ad esibirsi come leader di trio o quartetti ottenendo un discreto successo nei locali e club della provincia. Nel corso degli anni, elabora un sound e una lirica, che spaziano dalle più antiche atmosfere acustiche a quelle più graffianti, tipicamente elettriche. Il passo più importante per la sua crescita musicale lo compie nel 2007 quando intraprende un viaggio negli Usa che tocca Memphis, Clarksdale e Holy Spring, dove trova l’ispirazione per scrivere molti dei brani del suo primo Cd “Shake and Fears Blues”, pieno di raffinatezza e intensità espressiva. Il frequente utilizzo del falsetto, il vibrare sensuale della slide sulle sei corde e le liriche crude e spontanee, prosegue la sua scheda critica, rendono Paul Venturi uno dei più originali e bizzarri esponenti del Blues in Italia. Nonostante la giovane età, ha avuto modo di collaborare con esponenti internazionali del Blues come Brian Templeton; Louis Youngblood; Terry Harmonica Been; Robert Belfour e ha fatto coppia con l’ armonicista e cantante di New Orleans James Monque’ D, con il quale ha partecipato nel 2011 al grande New Orleans “Jazz and Heritage” Festival.

Alla Pomposa Venturi, chitarra e voce, si esibisce nella recente formazione in trio con due musicisti come Massimo Sbaragli al basso e Oscar Abelli alla batteria. “Iltermine giusto per definire la loro musica è ‘blues in progress’ – spiega Max Marmiroli, organizzatore della rassegna di concerti alla Pomposa – “Questo trio porta sul palco tutta la forza dell’esperienza ad altissimo livello anche internazionale di tre musicisti funanbolici”.