Bene ha fatto il sindaco di Mirandola Maino Benatti a denunciare la speculazione sugli affitti e a definire sciacalli quei proprietari che triplicano il canone di locazione e speculano sul dramma che stanno vivendo migliaia di persone senza tetto.

E bene ha fatto la CGIL a proporre anche la requisizione degli alloggi sfitti per evitare, in una situazione di estremo bisogno, come la attuale, di avere persone senza casa e case senza persone. Sarebbe inaccettabile!

Osservando l’intera area del cratere ci troviamo di fronte ad una situazione in cui il bisogno di case appare superiore all’offerta e, in questo contesto, la giusta proposta di Errani di utilizzare il patrimonio abitativo sfitto per offrire una collocazione dignitosa a chi ha perso la casa rischia di diventare inutile.

Essa, infatti, deve fare i conti con una realtà in cui il censimento degli alloggi vuoti tarda ad arrivare ed una situazione in cui i molti dei Comuni interessati hanno solo poche decine di appartamenti liberi, non sufficienti a dare una risposta complessiva all’attuale, estremo bisogno di case.

Occorre quindi che i Comuni più grandi immediatamente contigui all’area del “cratere” o non colpiti come la bassa, come ad es. Modena, Carpi o Castelfranco, che posseggono un elevato patrimonio immobiliare sfitto di proprietà delle grandi immobiliari, facciano ogni sforzo per rendere utilizzabili tutti gli alloggi vuoti. Solo così sarà possibile rendere operativo il piano casa di Errani là dove offre, a chi è attualmente senza una casa, la possibilità di usufruire di alloggi non utilizzati nell’ambito dell’intera Regione. Il problema casa non può essere solo un problema della bassa modenese, ma dell’intero territorio provinciale.

L’obiettivo di ridurre il più possibile il numero di coloro che dovranno passare l’inverno nei container deve essere un obiettivo di tutti.

(Stefano Lugli – Segretario PRC Federazione di Modena)