La messa in scena di uno spettacolo teatrale sugli stereotipi giovani/anziani attraverso la commedia dell’arte, da rappresentare su tutto il territorio regionale. Lo scambio di saperi: gli anziani insegnano a cucinare, rammendare, stirare, fare piccoli interventi di falegnameria ed idraulica ed i giovani passano le loro competenze informatiche. Incontri calendarizzati in cui ragazzi in difficoltà economico-affettiva, provenienti da case famiglia, trovano appoggio ed ascolto ed anziani soli, che vivono in case di riposo, ricevono cure e rinnovata fiducia nel futuro.

Sono questi i contenuti dei progetti vincitori del concorso di idee per la solidarietà tra generazioni, ‘Anziano a chi’?, promosso dal sindacato Pensionati Cisl (Fnp) ed Associazione nazionale terza età attiva e solidale (Anteas) dell’Emilia-Romagna.

Al vincitore, una ragazza di 32 anni, è assegnato un premio di 1000 euro; ai due successivi classificati, un giovane di 30 anni ed una giovane di 26 anni, 400 euro ciascuno. L’assegnazione del premi avviene in un convegno sul tema organizzato da Anteas ed Fnp ER per venerdì 16 novembre, ore 9,30 – 13, presso il salone Bondioli della sede Cisl a Bologna in via Milazzo 16.

Al concorso hanno partecipato 19 giovani non professionisti residenti o domiciliati in Emilia Romagna, di età compresa fra i 18 e i 35 anni. “Obiettivo del concorso –spiega Giancarlo Bacchilega, segretario Fnp ER- è incentivare il dialogo tra le generazioni e favorire la tutela e la valorizzazione del ruolo della persona anziana nella società”. “Gli anziani –osserva l’esponente Fnp- sono una risorsa e non un costo, in quanto svolgono varie attività, tra cui il volontariato, così da assumere un ruolo fondamentale nell’aiutare gli altri in questo periodo di incertezza e crisi. Un ruolo che la politica e le amministrazioni disconoscono e non supportano”. Per Auterio Brusa, responsabile Anteas ER “in questo periodo di forte individualismo, il volontariato ha ‘appeal’ per i giovani, in quanto spazio di responsabilità condivisa, partecipazione, preoccupazione del bene comune, relazioni fraterne ricche di senso e speranza”. Infine, l’impegno sociale e personale nel volontariato, secondo Andrea Arnone, coordinatore Anteas ER, per i giovani significa anche “esperienza da utilizzare nell’ambito lavorativo, mettere in gioco le proprie capacità ed accrescere le competenze”. In ER l’Anteas conta oltre 2.400 iscritti e più di 1000 volontari impegnati in varie attività di solidarietà(accompagnamento e trasporto, ambulatori sociali, animazione anziani, ecc). Nell’ultimo anno le ore di volontariato in regione sono state 79.466 per un valore economico stimato di 1.270 mila euro.