Non avendo mai conseguito la patente di guida quando la Polizia municipale di Modena lo ha fermato al volante di una Fiat Punto V.DO, ha dichiarato di non aver documenti al seguito ma ha fornito i dati anagrafici del fratello A.DO. Un normale controllo dell’identità di un conducente d’auto, svolto lo scorso luglio, ha portato la Polizia municipale, dopo mesi di indagini e riscontri, a smascherare definitivamente l’uomo che usava questo espediente e che coinvolgeva il fratello residente a Moncalieri. I dubbi di un’operatrice, avvallati da alcune testimonianze, hanno consentito di stabilire che V.DO, l’uomo fermato in città, dove vive, spostato e tre figli, non è titolare di permesso di guida. Grazie ai documenti di identità con foto, depositati all’anagrafe di Moncalieri, si è scoperto che l’uomo ritratto nella fotografia sulla patente e quella inserita nel cartellino anagrafico intestato alla persona fermata alla guida della Fiat non erano coincidenti.

Nei giorni scorsi i due agenti che avevano effettuato il primo controllo sono passati all’azione e hanno aspetto che la Fiat punto uscisse dal cancello di casa e l’hanno fermata. Al volante un uomo di circa 40 anni, con tre bambini, che ha dichiarato di essere A.DO ma senza documenti e zio, non padre, dei tre minori trasportati. Multato per non aver i documenti al seguito gli agenti gli hanno fatto firmare il verbale, da qui è risultato evidente anche la diversità delle firme dei due fratelli.

Messo alle strette V.DO ha finalmente ha ammesso le vere generalità, di aver messo in atto lo stratagemma, anche in altre occasioni, e che il fratello era all’oscuro di quanto avveniva. La macchina è stata sottoposta a fermo amministrativo mentre l’uomo è stato fotosegnalato e denunciato a piede libero.