Le indagini condotte dai Carabinieri della Stazione di San Polo d’Enza,  in merito alla identificazione del ladro che ha utilizzato un bancomat sottratto dall’interno di un’autovettura parcheggiata in paese e il cui utilizzo ha raggiunto la cifra di 1.000 €, hanno consentito di individuare l’autore dei reati in un pregiudicato reggiano. La vicenda è quindi culminata con la denuncia in stato di libertà che i Carabinieri della Stazione di San Polo d’Enza hanno inoltrato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia nei confronti di un 38enne originario di Ravenna e residente a Quattro Castella, noto agli stessi Carabinieri sanpolesi, in ordine ai reati di furto aggravato su autovettura e indebito utilizzo di carta bancomat.

L’origine della vicenda risale al 6 novembre scorso quando il ladro, all’epoca dei fatti ignoto, dopo aver forzato la portiera si introduceva all’interno dell’autovettura di un 58enne pensionato di Viadana, in provincia di Mantova, che era parcheggiata nel centro abitato di San Polo d’Enza, sottraendogli il portafoglio che aveva lasciato incustodito all’interno dell’abitacolo della macchina. Documenti personali, ben 700 euro in contanti e documenti bancari, questo il bottino del malvivente che tuttavia si e’ rimpinguato notevolmente con ulteriori 1.000 euro attraverso l’indebito utilizzo della carta bancomat del malcapitato derubato. Oltre al furto pertanto il pensionato mantovano ha denunciato, come da lui successivamente appreso dall’estratto conto, l’indebito utilizzo della carta bancomat posto in essere lo stesso giorno del furto per un prelievi di contante pari a 1.000 euro prelevato dallo sportello di una banca di Traversetolo, in provincia di Parma. La tecnologia, come accade spesso in questi casi, è venuta incontro alle indagini dei carabinieri di San Polo d’Enza che hanno acquisito le immagini del sistema di videosorveglianza del bancomat analizzando i filmati degli orari del prelievo.

Una prima importante svolta alle indagini seguita da una fortunosa coincidenza: il filmato visionato dai militari nell’orario dell’indebito prelievo ritraeva l’effigie di un uomo di Quattro Castella (RE) immediatamente riconosciuto dai militari in quanto noto agli operanti. La fedina penale “sporca” ha giocato quindi a sfavore del ladruncolo, cosa praticamente impossibile se l’uomo fosse stato un perfetto sconosciuto, che veniva pertanto denunciato in ordine ai reati di furto su autovettura e indebito utilizzo di Bancomat, consentendo ai carabinieri la sua univoca identificazione nel responsabile delle illecite transazioni. Da registrare che la fattispecie delittuosa dell’indebito utilizzo di carta di credito, regolata da una legislazione speciale mirata a limitare l’uso del contante e dei titoli al portatore, prevede aspre pene in quanto sono sanzionate con la reclusione sino a 5 anni.