Venerdì 30 novembre, Daniele Bonaiuti e Silvia Frasson portano al Teatro Calcara di Crespellano il testo vincitore del premio di drammaturgia “avamposti d’autore 2010”, una piccola tragedia all’italiana che fa parlare gli ultimi che saranno gli ultimi in nome del popolo italiano.

Lo spettacolo è la deposizione strampalata di un “romanesco” manesco che illustra a un maresciallo dei carabinieri come si trasforma un matrimonio in un funerale, con annessa testimonianza della sposa come persona disinformata dei fatti (e di tutto il resto).

Il fattaccio di cronaca nera resta in secondo piano – anche e soprattutto nella coscienza dei protagonisti – e i riflettori sono puntati sulla “ filosofia de vita” di due fratelli sballottati in un mondo diventato troppo complicato da capire.

Un’armata brancaleone ridotta ai minimi termini che combatte la sua battaglia quotidiana contro l’italiano (la lingua) e lo straniero (gli albanesi, i barboni, i milanesi, i napoletani, i negri e il pandoro di Verona, in ordine di apparizione). In nome del popolo italiano riprende dalla commedia all’italiana il gusto di far parlare i poveri diavoli a modo loro, con una lingua che dà voce ai sentimenti più bassi (e più sinceri) del popolo italico, saltando gli ostacoli della grammatica e del vocabolario.

Centocinquanta anni dopo Garibaldi, il ritratto del belpaese che emerge da questo spettacolo è un frullato di ignoranza, un cocktail di luoghi comuni, una miscela pericolosa di consumismo e miseria. Aggiungere un bel po’ di TV e un pizzico di scuola dell’obbligo, agitare bene e servire prima che evapori senza lasciare traccia. O che vi esploda in faccia.

In nome del popolo italiano, di Matteo Bacchini, è vincitore del premio di drammaturgia “avamposti d’autore 2010” e del riconoscimento “fringe spirit” al premio “fringe festival – la mama Spoleto open 2012”.

Il Teatro delle Donne nasce nel 1991 da un’idea di Maria Cristina Ghelli come centro di drammaturgia che si occupa della scrittura teatrale contemporanea. Da subito vi aderiscono autrici, attrici, registe, operatrici e studiose del settore, fra le quali Dacia Maraini, Barbara Nativi, Laura Caretti, Lucia Poli, Athina Cenci, Valeria Moretti, Donatella Diamanti, Lia Lapini. A Teatro delle Donne si devono senza dubbio alcuni fra i fermenti più interessanti del panorama della nuova drammaturgia e del nuovo fare ed immaginare teatro.

Lo spettacolo in nome del popolo italiano – venerdì 30 novembre, ore 21 – è il terzo appuntamento del cartellone “un teatro in Valsamoggia”: oltre al biglietto intero (€ 12,00) e ridotto under 21 e over 65 (€ 10,00), quest’anno viene riservato anche un biglietto simbolico a 50 centesimi per tutti gli allievi dei laboratori di teatro di Teatro delle Temperie.

Come lo scorso anno, è a disposizione degli spettatori lo spazio bimbi, un servizio gratuito di baby-sitting allestito nella vicina ludoteca comunale (piazza D’Auria) e gestito da personale specializzato, dove portare figli e nipoti troppo piccoli per assistere allo spettacolo.

Per informazioni: Teatro delle Temperie – Teatro Calcara, via Giuseppe Garibaldi, 56, Calcara di Crespellano

Sito web www.teatrodelletemperie.com, e-mail mailto:info@teatrodelletemperie.com, tel. 051/963037 – 348/8738818