adolescentiSi sono incontrati periodicamente per confrontarsi sul percorso scolastico dei propri figli, scambiarsi esperienze e idee sulla responsabilità educativa, stabilire una collaborazione proficua con gli insegnanti e l’istituzione scolastica. Sono circa 200, in sette scuole di Modena e provincia, i genitori che dal 2010 a oggi hanno preso parte ai gruppi di narrazione del progetto “Pedagogia dei genitori”. Alla loro esperienza, alla famiglia come componente essenziale dell’educazione, e ai più interessanti progetti nazionali che valorizzano il ruolo dei genitori nella scuola è dedicato il convegno “Il patto educativo tra famiglia e territorio: la metodologia Pedagogia dei genitori”, in programma sabato 16 marzo dalle 9 alle 17 alla Palazzina Pucci, in via Canaletto 108. Promosso da Fondazione San Filippo Neri, Comune e Provincia di Modena, patrocinato dall’Ufficio scolastico regionale in collaborazione con il Comitato per l’integrazione scolastica di Torino, il convegno ha l’obiettivo di promuovere il riconoscimento delle competenze della famiglia e valorizzarne le risorse educative. Tra i relatori ci sarà il pedagogista e filosofo francese Alain Goussot, docente all’università di Bologna ed esperto di approcci educativi innovativi, assieme a numerosi esperti italiani, che illutreranno progetti locali sul protagonismo dei genitori nella scuola.

A Modena i progetti di “Pedagogia dei genitori” sono stati presentati negli ultimi tre anni a circa 400 docenti, mentre sono 200 i genitori che hanno partecipato ai gruppi di narrazione in diverse scuole, sia della città sia della provincia, dalle elementari alle superiori. Nei gruppi di narrazione, sui quali si basa la “Pedagogia dei genitori”, i partecipanti si scambiano esperienze, si confrontano su temi come la legalità o l’orientamento scolastico, presentano il proprio punto di vista sui figli. Nel corso del 2013 i gruppi si stanno svolgendo alla scuola materna Angeli custodi di Campogalliano, alle elementari Giovanni XXIII e Madonna Pellegrina, alle medie Cavour Calvino, all’istituto comprensivo Guinizzelli di Castelfranco Emilia, alle superiori Cattaneo di Modena e Formiggini di Sassuolo.

I partecipanti ai gruppi siedono in circolo e una tra le poche regole è non interrompere chi espone: ognuno parla a turno e ha diritto a tutto lo spazio che ritiene opportuno. Alcuni si impegnano nell’indicare gli appuntamenti, fissare i luoghi di riunione, sollecitare la presenza degli altri. L’obiettivo è quello di evitare un dibattito in cui le persone con maggior dialettica, più abituate a parlare in pubblico prevalgono. Due partecipanti a turno fanno assieme il verbale della riunione. Ognuno si sente protagonista: ha un uditorio attento e partecipe e può condividere i propri pensieri sulla responsabilità educativa.

A MODENA CONVEGNO NAZIONALE

Sabato 16 marzo dalle 9 alle 17 alla Palazzina Pucci in via Canaletto si presentano le principali esperienze italiane di collaborazione tra istituzioni scolastiche e la famiglia

Sarà il pedagogista e filosofo francese Alain Goussot, docente all’università di Bologna ed esperto di approcci educativi innovativi, uno dei protagonisti del convegno nazionale “Il patto educativo tra famiglia e territorio: la metodologia Pedagogia dei genitori”, in programma sabato 16 marzo dalle 9 alle 17 alla Palazzina Pucci, in via Canaletto 108. Promosso da Fondazione San Filippo Neri, Comune e Provincia di Modena, patrocinato dall’Ufficio scolastico regionale in collaborazione con il Comitato per l’integrazione scolastica di Torino, il convegno verte sulla famiglia come componente essenziale e insostituibile dell’educazione. Saranno presentati i più interessanti progetti nazionali che valorizzano il ruolo dei genitori nella scuola.

Il programma si apre con gli interventi di Maurizio Castignetti della Fondazione San Filippo Neri e dell’assessore all’Istruzione del Comune di Modena Adriana Querzè. Riziero Zucchi dell’Università di Torino presenterà i fondamenti scientifici della metodologia “Pedagogia dei genitori”, mentre a Elena Dondi della Fondazione San Filippo Neri è affidata la descrizione dell’esperienza modenese. Interverranno poi rappresentanti ed esperti che illustreranno i più interessanti progetti italiani sull’argomento: Sandro Tarter (Università di Bolzano), Luigi Fossati (Gad di Cinisello Balsamo), Adriana Bianco, (Gruppo Abele, Torino), Donatella Oggier-Fusi ed Erica Lurati”(Atgabbes, Canton Ticino). Il coordinamento del convegno è di Cristina Cavani della Fondazione San Filippo Neri. Dopo la pausa pranzo è prevista la relazione di Alain Goussot dell’Università di Bologna e saranno nuovamente presentate esperienze locali: Antonietta Mulas parlerà della Val di Chiana, Irma Salvagno della regione di Fossano-Savigliano-Saluzzo in provincia di Cuneo, Sabrina Gigolo e Augusta Moletto di Torino. Nerino Arcangeli del Ministero dell’Università e della ricerca scientifica è affidato il tema “Luci e ombre della partecipazione dei genitori”. Dopo il dibattito coordinato da Ermanno Tarracchini del gruppo Pedagogia dei genitori di Modena, a concludere i lavori sarà Beppe Stefani del coordinamento Presidenti Consiglio di Istituto di Modena. Sono previste letture a cura dell’attrice Isabella Dapinguente e accompagnamento musicale del Teatro dei venti.