“Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire – afferma Luca Ghelfi, portavoce del Pdl di Modena – E il sindaco Giorgio Pighi ha deciso di turarsi bene le orecchie per non sentire le lamentele che arrivano un po’ da tutti. Che nel medio periodo piazza Roma debba svuotarsi dalle auto, non lo mette in dubbio nessuno, che questo sia il momento storico migliore, invece qualche dubbio lo pone. Ma andiamo per punti:

– Le risorse: come mai per piazza Roma il denaro si trova? Addirittura adesso sembra non sia più necessario neppure una permuta, ma il Comune potrebbe fare con denaro proprio. MI pare un po’ costoso come regalo di fine legislatura per il sindaco Pighi, un tributo troppo alto al suo desiderio di lasciare un segno alla città.

– Parcheggi: sento parlare di Novi Park. Davvero il sindaco pensa che una persona che vuole fare due passi in via Farini, prendere un aperitivo alla sera, possa parcheggiare lì? E poi, se è vero che tanti che lasciano in piazza Roma la macchina non sono clienti ma lavoratori del centro, sa quanti passando per lavoro, vedendo una vetrina magari fanno un piccolo acquisto? Ebbene tutto quel movimento non ci sarà più. Prima di pedonalizzare, bisogna creare uno spazio equivalente nell’area al fine di cambiare le abitudini, ma senza snaturarle.

– I commercianti: la loro paure non possono essere derubricate ad un banale “tutti temono in cambiamenti” ma devono essere affrontate nel merito, con dati, numeri, e soluzioni. “Una piazza più bella attira più gente” mi pare una valutazione soggettiva, del tutto priva di costrutto. Che senza passaggio il commercio cala, questo invece è un dato piuttosto concreto. Che questa sia una crisi senza precedenti, anche. Che il programma elettorale di Pighi arrivi da un periodo in cui la crisi era agli albori, e non si prevedeva questa durata, pure. Dunque come si è fatto un passo indietro su altri progetti, come ex amcm, ad esempio, ben più degradati di piazza Roma, a maggior ragione si deve fare lì, dove il degrado per fortuna ancora è sotto controllo,anche grazie al passaggio continuo di persone e mezzi

– Le altre piazze: confrontare Piazza Roma con piazza Grande è mancare il bersaglio: per posizione, fruizione, percezione della città. Come confrontarla con piazza Matteotti o piazza Mazzini, anch’esse affacciate su strade di passaggio obbligato. Piazza Roma, come Piazza XX settembre, rimane più marginale. E come tale è un punto di arrivo. Ovvero ci si va’ con un obbiettivo. Oggi è il parcheggio, domani cosa sarà? Una landa desolata come piazza XX settembre, se il progetto rimane questo.

– Partecipazione: il progetto c’è, è al vaglio della sovrintendenza, i cantieri partiranno a settimane, ma gli interessati, i commercianti che ci lavorano, che avranno il danno, e oltretutto i cantieri sotto casa, non l’hanno visto, non hanno contribuito con le idee a costruirlo, non ne sanno nulla. Dov’è la partecipazione? Il dialogo con la città? Può un di sindaco a un anno dal termine del suo mandato mettere in campo un tale progetto senza confronto? Ipotecando i rapporti della prossima consigliatura con la città, senza prendere atto delle mutate condizioni economiche e sociali della città?

Insomma, qui si prende in giro chi ha bisogno, trovando i soldi per una piazza quando c’è chi non paga la bolletta del gas e non trova sostegno, chi lavora, trovando sempre un nuovo modo di complicare la vita, chi vive in centro, svuotando progressivamente pezzi di città e abbandonandole al degrado. Infine: se è vero che il mezzi pesanti (autobus) danneggiano più delle auto l’Accademia, poi come ci si arriverà in piazza? Coi pattini a rotelle forse? E il palazzo Ducale, a parte la facciata, prima o poi sarà visitabile? – conclude il protavoce del PDL modenese – Perché qui è il nodo essenziale. Di questo il sindaco non parla. Preferisce proclami vaghi su fioriere e praticelli, che non sfamano i dipendenti dei negozi, e non attirano turismo da fuori”.