premiati-FerrariSono due giovani ragazze, neolaureate del Dipartimento di Comunicazione e dell’Economia dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, una modenese ed una catanese, le vincitrici dell’edizione 2013 del Premio “Enrico Ferrari”, un riconoscimento intitolato alla memoria di uno dei protagonisti di primo piano dello sviluppo economico conosciuto dalla provincia di Reggio Emilia nel secolo scorso.

Il premio, che ammonta complessivamente a 5.000 euro, ovvero 2.500 euro per ciascuno dei 2 assegni di studio consegnati, rende omaggio alla figura di Enrico Ferrari attraverso il sostegno offerto a giovani che si sono distinti negli studi e ora si affacciano, forti dei risultati conseguiti, al mercato del lavoro. Quest’anno la scelta della giuria del premio è caduta su due giovanissime neo-dottoresse, che hanno conseguito il diploma di laurea magistrale in Strategia e Comunicazione di Impresa ed in Dinamiche dei Mercati e Strategie d’Impresa: Chiara Arseni e Stefania Noè.

La cerimonia di consegna è avvenuta giovedì 18 aprile a Reggio Emilia nella solennità dell’Aula Magna “Pietro Manodori” del complesso universitario Palazzo Dossetti di Reggio Emilia. Ad assistere alla premiazione c’erano i famigliari di Enrico Ferrari, il figlio dott. Giorgio, attuale Presidente Credem, la figlia prof. ssa Anna Maria ed il nipote avv. Enrico, le nipoti Barbara e Federica, il prof. Riccardo Ferretti del Dipartimento di Comunicazione ed Economia, nonché Direttore del Centro Studi di Banca e Finanza (CEFIN), e un numeroso pubblico costituito dai famigliari ed amici dei 187 neo dottori proclamati nel medesimo giorno nella sessione di laurea del Dipartimento di Comunicazione ed Economia.

Chiara Arseni, una venticinquenne modenese nata nel 1987, ha superato presso il Dipartimento di Comunicazione ed Economia l’esame di laurea magistrale Strategia e Comunicazione d’Impresa, il 13/12/2012, con punti 110 su 110 e lode. Titolo della tesi “Elaborazione e validazione di una scala di misurazione della fiducia nella marca dei beni durevoli”.

“La tesi di Chiara Arseni – ha scritto la commissione esaminatrice – coniuga un’ampia ricerca teorica relativa al tema del brand trust, delle scale applicate in letteratura per misurarlo, delle sue relazioni con altri costrutti rilevanti e delle specificità del comportamento di acquisto dei beni durevoli, ad un lavoro di tipo statistico-quantitativo consistente in un’indagine sul campo e in un processo di elaborazione e validazione di una scala di misura. Il tema è quello relativo alle dinamiche relazionali tra consumatore e marca come nuova modalità per la gestione del valore d’impresa. Il lavoro della candidata ha incontrato il limite di trovare in letteratura una ricerca sul tema tanto ampia quanto notevolmente frammentata e priva di linee guida ed approcci alla misurazione ampiamente condivisi. Con queste premesse e la piena consapevolezza che la mancanza di linee guida avrebbe rappresentato un ostacolo all’analisi, Chiara Arseni ha cercato di raggiungere un livello di conoscenza adeguato per la formulazione di un giudizio critico in merito. Emerge un’analisi solida e coerente, con importanti e originali contributi che offrono spunti di riflessione per la ricerca futura. La tesi è organizzata in modo molto maturo, preciso e rigoroso, dimostrando ottime doti di impostazione metodologica e di ricerca delle fonti, sapiente utilizzo di diverse tecniche statistiche, autonomia e capacità di elaborazioni dati, interdisciplinarietà, originalità e accuratezza nell’impostazione dell’elaborato; vengono inoltre affrontate le implicazioni manageriali dei risultati ottenuti”.

Stefania Noè, un ventiquattrenne catanese del 1989, ha superato presso il Dipartimento di Comunicazione ed Economia l’esame di laurea magistrale in Dinamiche dei mercati e Strategie d’Impresa il 13/12/2012 ottenendo il punteggio di 110 su 110 e lode. Titolo della tesi “Reti di impresa: aspetti economici e legislativi. Analisi cluster delle re ti attive in Emilia Romagna”.

“La tesi di Stefania Noè – ha scritto la commissione del Premio – ha per oggetto le reti di impresa, fenomeno relativamente nuovo che ha attirato l’attenzione di economisti e giuristi ma che ad oggi non è stato ancora completamente studiato. La candidata dopo aver collocato tale fenomeno nel contesto del più generale tema delle relazioni fra impresa e dei distretti industriali, ha messo in luce come le reti di impresa, in quanto sistema di relazioni formalizzato da un contratto, rappresentino un fenomeno distinto sia dai distretti industriali sia dalle reti informali di piccole e medie imprese. La candidata ha esaminato dettagliatamente il contratto di rete, evidenziando come questo nuovo istituto giuridico rappresenti uno strumento legislativo flessibile emerso in relazione ad un fenomeno di natura bottom-up. Stefania Noè inoltre ha definito una nuova tipologia di reti basata sulle scelte strategiche dichiarate nei contratti di rete e ha dato fondamento empirico a tale tipologia attraverso un’analisi cluster relativa alla reti attive in Emilia Romagna. A tale scopo ha raccolto i dati sui contratti di rete a livello nazionale, dai quali ha estratto i dati regionali e ha incrociato le informazioni desumibili dai contratti con i principali indicatori di redditività disponibili nella banca dati Aida. In questo lavoro di tesi, la candidata ha dimostrato notevoli capacità e precisione analitica e una non comune autonomia di ricerca che le hanno consentito di ottenere un risultato che presenta elementi di originalità. L’elaborato è stato redatto in modo accurato in tutte le sue parti”.

Le candidature al Premio pervenute sono state esaminate da una commissione giudicatrice, riunitasi il 3 aprile scorso, composta dal Direttore del Dipartimento di Comunicazione ed Economia prof. ssa Paola Vezzani, dal prof. Riccardo Ferretti e dal prof. Roberto Ravazzoni, sempre del Dipartimento di Comunicazione ed Economia.