farmaciaSciopero nazionale per l’intera giornata dei lavoratori delle farmacie ex comunali lunedì 22 aprile 2013 per protestare contro l’indisponibilità di Assofarm al rinnovo del contratto nazionale. Lo sciopero interessa circa 70 dipendenti a Modena città, e 3.000 a livello nazionale concentrati prevalente nelle regioni del Centro-Nord. Saranno garantiti i servizi essenziali previsti per legge.

Durante lo sciopero, sarà organizzato a partire dalle ore 9.30 e per tutta la mattinata un presidio con volantinaggio di lavoratori e sindacati davanti alla sede della farmacia del Pozzo in via Emilia Est, 416.

Nei vari incontri succedutisi nei mesi scorsi con Assofarm, i sindacati di categoria Filcams/Cgil, Fisascat/Cisl e Uiltucs/Uil avevano avanzato proposte che pur tenendo conto del contesto complicato in cui operano queste aziende (soggetto a liberalizzazioni e provvedimenti legislativi pesanti negli ultimi anni), salvaguardavano e mantenevano i diritti essenziali dei lavoratori.

Nonostante queste disponibilità, Assofarm è rimasta ferma sulle sue posizioni pretendendo di scrivere un contratto peggiorativo sia della parte normativa che economica, sia per gli addetti in essere che per i futuri assunti.

Negli ultimi mesi del 2012, Assofarm aveva disdettato il contratto nazionale e deciso di applicare dal 1° gennaio 2013 un Regolamento interno che contiene sia sul piano normativo che economico peggioramenti strutturali per tutti i lavoratori, gli stessi avanzati poi in trattativa (assorbimento di quote salariali, riduzione delle ore di ferie/permessi, aumento dell’orario di lavoro, riduzione delle maggiorazioni per festivi/turni, riduzione dell’indennità di malattia, ecc…).

Nell’ultimo incontro di ieri, Assofarm è rimasta ferma sulle proprie pretese e non ha presentato alcuna proposta positiva per fare passi avanti. Ai sindacati non è rimasto altro che dar corso allo sciopero di lunedì prossimo.

A Modena, nei mesi scorsi i lavoratori avevano portato la vertenza in Consiglio comunale, determinando prima un’interrogazione consiliare (dicembre 2012) e poi la mozione proposta dal gruppo di maggioranza e votata alcune settimane fa, che impegnava la Giunta a favorire in tempi brevi il rinnovo del contratto nazionale di settore e la non applicazione del Regolamento interno.

L’asprezza di questa vertenza, ripropone l’attacco ai diritti e salari dei lavoratori, oltre al peggioramento delle condizioni di lavoro, a cominciare dall’ampliamento delle aperture domenicali per effetto delle liberalizzazioni introdotte nel 2012.

(Rsa FCM Modena – Filcams/Cgil Modena)