carabinieri_2001Furto aggravato è l’accusa mossa al dipendente infedele di una nota azienda reggiana, leader nella vendita di macchinari per giardinaggio. I Carabinieri hanno recuperato motoseghe, pompe per irrigazione e altri macchinari, per un controvalore di varie migliaia di euro, venduti dopo essere stati rubati dal magazzino.

Quando hanno scoperto che su ebay era in vendita un prototipo di motosega non ancora in commercio, poiché in fase sperimentale, i responsabili di un’azienda reggiana, leader nella produzione e vendita di macchinari per il giardinaggio, hanno denunciato l’accaduto ai Carabinieri di Bagnolo in Piano che, a conclusione di una complessa investigativa, hanno svelato il mistero. Da circa due anni il responsabile del magazzino rubava i macchinari dall’azienda che poi cedeva ad altro reggiano che a sua volta, forse ad insaputa della provenienza, li commercializzava in Internet.

Con l’accusa di furto aggravato e continuato i Carabinieri della Stazione di Bagnolo in Piano hanno quindi denunciato alla Procura di Reggio Emilia un insospettabile 50enne reggiano, risultato essere un infedele dirigente aziendale.

Inizialmente le attenzioni investigative dei Carabinieri si sono rivolte nei confronti di un bolognese 53enne risultato essere l’acquirente del prototipo commercializzato su ebay. Da lui si arrivava al venditore in Sicilia, identificato in un 31enne messinese, che nel corso di una perquisizione veniva trovato in possesso di due motoseghe (una nuova ed una usata ndr) entrambe provento di furto ai danni della ditta in premessa. Nel proseguo delle indagini si accertava che il giovane siciliano aveva acquistato – in buona fede – le motoseghe da un sito internet i cui accertamenti hanno svelato essere gestito da un 45enne di Toano. Su quest’ultimo convergevano le indagini dei Carabinieri di Bagnolo in Piano culminate con l’esecuzione di una perquisizione eseguita lo scorso fine aprile che portava al rinvenimento e sequestro di una motosega, un’idropulitrice ed un decespugliatore. Macchinari questi risultati essere tutti provento di furto compiuto ai danni dell’azienda in premessa.

Nel proseguo delle indagini i Carabinieri accertavano che il 45enne veniva “approvvigionato” di tali macchinari da un insospettabile, in quanto incensurato, 50enne di Reggio Emilia risultato poi un dirigente dell’azienda derubata, essendone il responsabile del magazzino. Nei suoi confronti venivano acquisiti incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine al reato di furto aggravato e continuato. Secondo gli esiti investigativi da circa due anni l’infedele dirigente “alleggeriva” il magazzino rubando i macchinari che poi rivendeva al 45enne di Toano che a sua volta pratica l’e-commerce rivendendoli sul suo sito internet. Nel corso della perquisizione a carico del responsabile del magazzino i carabinieri rinvenivano e sequestravano ulteriori macchinari sottratti all’azienda (motoseghe, pompe per irrigazione e altri macchinari ndr).