E’ tutto pronto per la finalissima del premio Daolio che aprirà la due giorni di Festa della Musica di Cavriago. Sul palco di piazza Zanti, sabato 22 a partire dalle 21, saranno tre i gruppi in gara accompagnati in scena da tre tutor d’eccezione che – dopo una estrazione a sorte per decretare gli abbinamenti – hanno seguito i finalisti molto da vicino per più di un mese.

La finale numero 19 del Daolio, oltre ai gruppi in gara che in questa edizione rinnovata per arrivare sin qui hanno passato ben tre selezioni da parte della giuria (due dal vivo e una iniziale su Cd) proporrà anche la musica di un ex del Daolio. Si tratta del finalista dello scorso anno Francesco Monti, in arte Frè, oggi lanciato verso progetti decisamente importanti e, dopo la sua partecipazione a The Voice, l’apprezzato cantautore è alle prese con un nuovo lavoro discografico di cui sabato offrirà qualche anteprima.

Entrando nel merito della gara i primi ad esibirsi, sabato sera, saranno i modenesi Travel, che sono stati seguiti dal tutor Arcangelo Kaba Cavazzuti, poi toccherà ai Blanc Noise guidati da Jukka Reverberi (Giardini di Mirò) e infine suoneranno i reggiani Autobahn che avranno accanto il tutor Fabrizio Taver Tavernelli.

Anche quest’anno oltre ad eseguire il “brano in concorso” – lo stesso brano inedito col quale i gruppi si sono qualificati e hanno vinto le semifinali al circolo Calamita – le band avranno anche un altro compito da svolgere: la reinterpretazione di una cover, anche questa assegnata tramite sorteggio.

I Travel dovranno ricostruire una versione di “People have the power” di Patty Smith, Blanc Noise saranno alle prese con “Guns of Brixton” dei Clash, e gli Autobanh rivedranno da cima a fondo un grande brano di Iggy Pop scritto a quattro mani con David Bowie: Nightclubbing.

I tre brani sono il frutto di un ragionamento da parte delle giuria che quest’anno ha puntato l’attenzione sul fenomeno punk e sulla sua attualità musicale. Ne è scaturito un lungo elenco di proposte da cui sono state estratte a sorte le tre canzoni descritte che sono simbolo di tre modi differenti di declinare la musicalità punk.

La finale del Premio Daolio è il primo degli eventi legati alla Festa della Musica che ritornerà a Cavriago anche sabato 29 giugno per una serata ad alto contenuto musicale. In piazza Zanti, per celebrare questa grande festa patrocinata dalla Provincia e dalla Regione Emilia-Romagna, suoneranno dal vivo Roberto Angelini e a seguire Ninos du Brasil.

I partecipanti al nuovo premio Daolio, promosso dal Comune di Cavriago Assessorato ai Giovani e organizzato da Arci Reggio Emilia e Circolo Calamita, sono stati circa una cinquantina. Il percorso dei sei finalisti è stato sottoposto ad una selezione iniziale sulla base dell’ascolto di un brano registrato su cd. Dopo, sono arrivate le semifinali al circolo Calamita che hanno promosso le sei band finaliste.

I gruppi finalisti

Travel

I Travel sono quattro ragazzi 20enni di Campogalliano, che suonano insieme da circa due anni. Il progetto musicale di inediti rock alternativo cantati in italiano è il loro debutto sulla scena locale.

Blanc Noise

Rumori Bianchi nascono dallo strofinamento di superfici opposte. Lisce con ruvide, concave con convesse, molto belle con molto brutte, stracci con velluti. Nascono dal suono dei camion lungo l’autostrada nel momento del sorpasso, in cui il guidatore assonnato di una comoda berlina deve decidere se umiliarsi e lasciarsi superare o se prendere il largo e salutare. Ad ogni modo occorre farsi trovare pronti.

I Blanc Noise nascono a fine 2005 da quattro ragazzi di Correggio (RE). Dopo sette anni di attività, un demo di sei brani, decine di concerti, partecipazioni a svariati contest con ottimi riscontri e un recente cambio di batterista la band è ancora in piena evoluzione musicale, sempre incuriosita dalla sperimentazione di generi e soluzioni diverse.

A breve è prevista l’uscita di un nuovo fragrantissimo EP con materiale inedito.

La musica si può definire come un crogiuolo di origini molto diverse. Partendo dall’alternative rock di stampo americano (Incubus) passando per radicate influenze europee (dEUS , Radiohead, King Crimson, Muse) il gruppo è caduto nel fascino della lingua italiana e del suo panorama musicale vecchio e nuovo (De André, Teatro degli Orrori, Ministri ecc) cominciando a scrivere in italiano.

Il risultato ci sembra sia ben riassunto dall’estratto di una recensione:

“I Blanc Noise costruiscono la propria solida proposta sul felice intersecarsi dei differenti background musicali dei suoi componenti, arrivando così a soluzioni armoniche e a melodie tutt’altro che banali.”

Autobahn

Autobahn proprio come quei rulli d’asfalto che possono condurre lontano.

No, non siamo una cover band dei pionieri di Dusseldorf; abbiamo trovato in questa parola tedesca un senso che in qualche modo ci accomuna. Voglia di evasione, la musica è anche questo. Non come su una ronzinante cinquecento come nell’omonimo racconto di Tondelli nelle ultime pagine di Altri Libertini, ma dentro una piccola sala prove con luce al neon, nonché ex garage del nostro bassista. In quel periodo nascono i primi pezzi nostri e pure una consapevolezza che ci sprona a proseguire. Testi sudati in italiano e un rock bello denso; ci hanno definiti indie rock o alternative rock, ma lo abbiamo dovuto chiedere perché non ci siamo mai posti il problema.

Esiste una parola bellissima nella lingua tedesca: fernweh, che significa nostalgia di posti lontani, voglia di girovagare. Ecco, a noi piace pensarci lanciati sulle autostrade di tutta l’Europa in cerca di concerti o di locali in cui suonare. Ci concediamo questa fantasia, dato che suoniamo da un anno dentro ad un garage