bus-setaAbbiamo creduto fortemente nella nascita di SETA come una grande opportunità di miglioramento per il nostro territorio del servizio di trasporto pubblico. Siamo consapevoli del fatto che i processi siano graduali e complicati, ma l’uscita da una logica provinciale e la nuova dimensione aziendale devono trasformarsi, passo dopo passo, in un miglioramento sia del servizio che della qualità lavorativa.

Da sempre è consuetudine che alcuni lavoratori, pochi per fortuna, impiegati da ditte subaffidatarie di SETA vedano decadere il loro contratto di lavoro con l’inizio dell’orario estivo, per poi riprenderlo a metà settembre. Chiediamo che una delle novità positive che devono derivare dalla scelta della nascita di SETA sia il superamento di questa penosa tradizione, garantendo, come più volte chiesto dal Consiglio Comunale, dal Consiglio Provinciale di Reggio e da altre istituzioni locali, un trattamento equanime dei lavoratori dipendenti di SETA e di quelli dipendenti dalle ditte subaffidatarie. Siamo consapevoli che anche per questi miglioramenti ogni passo va conquistato, ma riteniamo che queste macroscopiche differenze sono le prime a cui occorre porre rimedio.

Ci rammarica di nuovo riscontrare che questo non avviene in egual modo su tutte le province, minando alle fondamenta il progetto industriale originario: un’azienda veramente unica, più forte ed efficiente di 3 singole aziende.

Chiediamo che l’azienda SETA, si assuma l’impegno di risolvere:

– la situazione di precarietà lavorativa di quei dipendenti che nel periodo estivo perdono il posto a causa del minore servizio svolto;

Chiediamo che il Presidente di SETA Odorici svolga il proprio ruolo a nome di tutti i territori in cui l’azienda opera, garantendo il superamento della condizione di squilibrio con cui la l’azienda viene condotta e adoperandosi alla soluzione dei problemi di tutti i lavoratori che operano direttamente o indirettamente per SETA.

(Partito Democratico, Gruppo Mobilità Reggio Emilia)