Forum-acqua-reggioNuovo incontro quello di oggi lunedì 21 luglio del Forum provinciale per l’acqua, riunitosi nella sala Consigliare della Provincia di Reggio Emilia ad ascoltare l’avvocato Catia Tomasetti dello studio Bonelli Erede Pappalardo, coordinatore del dipartimento di Diritto Bancario e Finanziario e socio responsabile del team di Project Finance, che ha illustrato un primo report delle analisi giuridiche relative alla costituzione di un soggetto in-house per la gestione del Servizio Idrico reggiano nell’ambito dell’incarico assegnato da ATERSIR (Agenzia territoriale dell’Emilia Romagna per i servizi idrici e rifiuti).

All’incontro, oltre ad un quadro sull’attuale contesto normativo, sono state esaminati i diversi passaggi necessari alla costituzione di un soggetto pubblico per la gestione dell’acqua. Inoltre, su esplicita richiesta della Provincia e dei Sindaci reggiani, è stata effettuata una comparazione tra la costituzione di società interamente pubblica e la nascita di un’azienda speciale (che è un vero e proprio ente di diritto pubblico).

Nel corso del mese di settembre sarà svolto un altro passaggio informativo e di approfondimento, ma è già emerso chiaramente che una società interamente pubblica non sarà sottoposta al patto di stabilità e potrà quindi sostenere il piano di investimenti necessario per lo sviluppo del servizio idrico integrato del territorio reggiano.

Sono state numerose le domande avanzate dal Comitato Acqua Bene Comune, dagli amministratori e dai rappresentanti delle associazioni e dei sindacati presenti. Nelle prossime settimane sarà resa pubblica la versione integrale del parere legale che gli esperti stanno preparando.

“Gli studi stanno andando avanti – conferma l’assessore Mirko Tutino – e l’incontro di stamattina ha messo in chiaro numerosi punti sui quali da diverse parti erano stati chiesti degli approfondimenti. Gli esperti giuridici che abbiamo coinvolto ci hanno fatto fare un passo avanti: è possibile costituire un soggetto pubblico per gestione del servizio idrico integrato (attualmente affidato ad IREN) senza compromettere gli investimenti. Non stiamo seguendo un percorso semplice o da affrontare a cuore leggero, ma ci sono le condizioni per andare avanti e gli esperti oggi ce lo hanno confermato”.