arcipelaghi-sonori“Artinscena”, il festival di musica, teatro e danza che dal 2013 unisce le realtà artistiche più importanti dei Comuni modenesi prosegue con due appuntamenti – gratuiti – imperdibili. Mercoledì 21 e giovedì 22 agosto, a partire dalle ore 21.30, due cantanti d’eccezione saliranno sul palco di Villa Boschetti di San Cesario sul Panaro per l’undicesima edizione di “Arcipelaghi Sonori”, il festival organizzato dal Comune di San Cesario. Si tratta della cantante inglese Jacqui McShee, mitica voce del gruppo storico dei Pentangle, e di Ginevra Di Marco con lo spettacolo “Donna Ginevra e le Stazioni Lunari”, che ripercorre gli ultimi sei anni della ricerca musicale della cantante fiorentina.

Jacqui McShee, che aprirà gli “Arcipelaghi Sonori” – festival a ingresso gratuito – domani mercoledì 21 agosto a partire dalle ore 21.30, è cresciuta a Londra e ha iniziato la sua carriera artistica cantando nei folk clubs cittadini. In uno di questi ha incontrato John Renbourn e Bert Jansch e con loro ha dato più tardi vita appunto a una delle formazioni che ha rivoluzionato il folk d’oltre Manica. Jacqui ha continuato a lavorare con John, in duo o con l’amico Tony Roberts e Kresh Sathe nel famoso John Renbourn Group, con il quale ha registrato due album, “A Maid in Bedlam” e “The Enchanted Garden”.

In tempi più recenti è alla guida di un’ennesima versione dei mitici Pentangle, Jacqui McShee’s Pentangle, band votata verso un sound più moderno e attuale, intriso di sonorità etniche, talvolta indiane o mediorientali e di una nuova formazione, i Take Three, con la quale si esibisce ad “Arcipelaghi sonori” e che la vede al fianco del chitarrista-bassista Alan Thomson e del percussionista Gerry Conway. I Take Three propongono alcuni standard jazz con cui la cantante è cresciuta, misurandosi con quelli meno conosciuti e mescolando le canzoni jazz con il folk e il blues. La Mc Shee dimostra attraverso questo repertorio di aver acquisito negli anni una certa confidenza con i bassi della scala vocale, che le permettono di essere ancora più espressiva.

Giovedì 22 agosto, sempre a partire dalle ore 21.30, è invece la volta di Ginevra Di Marco, con lo spettacolo “Donna Ginevra e le Stazioni Lunari”, volto a scoprire e riscoprire pezzi della tradizione popolare a partire dal bacino del Mediterraneo fino alle coste del Sudamerica e oltre.

Ginevra toscana d’origine, ha iniziato la sua carriera come cantante nel conosciuto gruppo dei C.S.I., capitanato da Giovanni Lindo Ferretti, partecipando ai loro album e esibendosi nei loro numerosi concerti dal vivo. Nel 1999 avvia una parallela carriera solista con la collaborazione di Francesco Magnelli, anch’egli componente dei CSI, che la porta all’esordio completamente da solista con l’album Trama tenue. Ha negli anni avuto inoltre varie collaborazioni con Max Gazzè e Cristiano Godano dei Marlene Kuntz. Dal 2005 segue altre direzioni, proseguendo la sua carriera solista con “Disincanto” e “Stazioni lunari prende terra a Puerto Libre” (2006) con il quale inizia la sua ricerca fra i canti dal margine della Storia, un mondo profondo e dimenticato, ripreso anche nell’album “Donna Ginevra” (2009): Romania, Ungheria, Grecia, i Balcani, gli Slavi, i Rom, il Portogallo, la Bretagna, il Messico, il Cile, gli italiani del Sud e quelli di Toscana. Arrangiamenti e rivisitazioni (realizzati con il fondamentale apporto di Francesco Magnelli) volti a coinvolgere il pubblico con il calore e il sapore delle feste di paese, delle danze, della musica cantata dalla gente. In questi anni Ginevra ha incrociato volti, suoni, memorie, ha fatto suoi canti in lingue diverse provenienti da tutto il mondo, si è confrontata con artisti del panorama nazionale in uno scambio musicale e umano, ha approfondito tematiche sociali importanti che oggi sono il nodo cruciale del nostro vivere: lavoro, emigrazione, corruzione, condizione della donna, sostenibilità ambientale.

Il tutto legato all’immensa tradizione popolare che ha nella musica un veicolo per essere tramandata di generazione in generazione.

Durante il concerto un susseguirsi di emozioni e colori diversi che, qua e là, danno spazio anche al patrimonio cantautorale da cui Ginevra nasce e a cui è indissolubilmente legata: Battiato, CSI, De Andrè, Leo Ferrè, sono solo alcuni dei capisaldi che caratterizzano la sua cifra stilistica della cantante. Un concerto che vuole coinvolgere il pubblico in un’onda emotiva continua. Accompagnano Ginevra in questo viaggio Francesco Magnelli (piano-magnellophoni), Andrea Salvadori (chitarre, tzouras) e Luca Ragazzo (batteria).

Saranno inoltre presenti nell’ambito della manifestazione, che quest’anno rientra nel cartellone della rassegna provinciale “Artinscena”, anche gli stand gastronomici organizzati dall’Associazione Le Contrade e bancarelle specifiche di musica e libri (a cura di Max Record e Libreria Tre Lune).

“Artinscena”, organizzato con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, della Regione Emilia Romagna e della Provincia di Modena prosegue giovedì 22 agosto con altri tre appuntamenti: al Castello di Montecuccolo di Pavullo, con il concerto-aperitivo Electro-Harp, a Modena, al Giardino Ducale, con il Mediterranea Quartet e il loro spettacolo “La Spagna di Federico Garcia Lorca”. E ancora: nel centro storico di Fiumalbo si esibisce il coro vocale Voxtone Ass. Musicfactory con il concerto “Passaggio di Frontiera”.