gallinaRiunita oggi a Bologna l’Unità di crisi sul tema influenza aviaria, all’indomani della scoperta, avvenuta ieri, di un nuovo focolaio del virus a Mordano (Bo).

L’evolversi della situazione è stato discusso alla presenza dei responsabili dei servizi veterinari del Ministero della salute, della Regione, delle aziende Usl, dell’Istituto zoo profilattico e del centro di referenza nazionale per l’influenza aviaria, in preparazione anche dell’incontro previsto a Bruxelles lunedì prossimo, nel quale l’Italia fornirà ai partner europei il quadro della situazione.

Tra le decisioni assunte, alcuni vincoli sulla movimentazione di volatili vivi: da oggi sono in vigore particolari restrizioni allo spostamenti di galline dal territorio regionale; inoltre, è stato stabilito che la macellazione dei capi dovrà avvenire preferibilmente nell’ambito dell’Emilia-Romagna, così come la gestione di personale e mezzi dovrà avvenire nell’ambito dei confini regionali.

Sono escluse da queste restrizioni le carni macellate e le uova già imballate.

Per quanto riguarda le operazioni di prevenzione del diffondersi della malattia, il Ministero ha istituito due ampie zone di controllo temporaneo (oltre a quelle già istituite e più prossime ai focolai) che si estendono anche nel ravennate e nel forlivese, in modo tale da costituire una ampia “zona cuscinetto”, a ridosso degli allevamenti colpiti.

Tutto ciò serve, sottolineano i sanitari, a prevenire l’espandersi del fenomeno. Ribadita, inoltre, l’assenza di qualunque rischio per l’uomo per il consumo di carni o uova.

Mentre sono in via di conclusione le operazioni di svuotamento e disinfezione dell’allevamento di Ostellato (Fe), il primo ad essere colpito, nella giornata di oggi sono iniziati gli abbattimenti delle galline nel sito di Mordano.

Le operazioni, curate da una azienda specializzata, vengono effettuate da squadre composte da un numero di operatori tale da ridurre i tempi di abbattimento – per quanto possibile – dei quasi 600mila capi interessati dal contagio.