palestraDue ragazze di origine egiziana si sarebbero rivolte ad un legale per un presunto caso di discriminazione di una palestra di Reggio Emilia. A loro dire volevano usufruire di un abbonamento in offerta per settembre, ma alla reception è stato risposto loro che era tutto esaurito. Un’amica italiana è invece riuscita a tesserarsi. I titolari della struttura replicano: ‘equivoco’ e ‘accuse assurde’.

L’assessore comunale alla Coesione e alla sicurezza sociale Franco Corradini, convocherà in settimana il tavolo antidiscriminazione.

“Reggio Emilia non può rimanere indifferente davanti a episodi che lasciano trasparire casi di possibile discriminazione. Parte della rete europea delle Città Interculturali, Reggio ha contribuito a fondare e coordinare quella italiana, mentre promuove il dialogo interculturale come una delle strategie chiave per il governo della città.

Attraverso il centro interculturale Mondinsieme, dal 2001 coinvolge gli studenti di tutte le scuole superiori della provincia con laboratori educativi e li fa incontrare insieme il 21 marzo, giornata mondiale contro il razzismo. Il Comune ha attivato un nodo della rete regionale contro le discriminazioni che conta numerosi sportelli sul territorio provinciale ed è in prima fila per contrastare ogni tipo di discriminazione sociale e culturale.

Queste scelte sono dettate dalla volontà di tutelare e garantire i diritti di ognuno, soprattutto quando sono sanciti dalla Costituzione e dalle leggi della Repubblica Italiana. L’episodio che ha riguardato due donne, cittadine italiane, così come molti altri casi che non emergono, dove i diritti delle persone non sono rispettati, ci invita a intensificare l’impegno, soprattutto in ambito sportivo.

Nello sport, infatti, l’integrazione diventa più facile, il confronto e la conoscenza sono all’ordine del giorno e più visibili, come hanno capito, per esempio, Fifa e Uefa nel contrastare il razzismo negli stadi.

Nei prossimi giorni, convocheremo un incontro straordinario del nodo reggiano della rete regionale contro le discriminazione, a cui saranno chiamati i rappresentanti di istituzioni e organizzazioni sportive di Reggio Emilia”.