Gaetano_De_vinco«Le parole del Santo Padre sulla cooperazione ci aiutano a svolgere sempre meglio il nostro lavoro di cooperatori e ci stimolano a restare fedeli ai nostri valori». Lo afferma il presidente di Confcooperative Modena Gaetano De Vinco commentando il videomessaggio inviato da papa Francesco all’apertura del Festival della dottrina sociale della Chiesa (Verona, 21-24 novembre). «La cooperazione riduce i contrasti, migliora la coesione sociale, predilige l’interesse della persona rispetto a quello del capitale – ricorda De Vinco – Ha un ruolo culturale e sociale, ma anche economico, come confermano recenti studi». Il presidente di Confcooperative Modena cita la ricerca di Nomisma presentata proprio in occasione del Festival della dottrina sociale della Chiesa. Da essa emerge che durante la crisi si è avuta una maggiore crescita del numero di cooperative (+8,6 per cento) rispetto ad altre forme di impresa (+1,3 per cento). Da uno studio comparato delle performances tra 2007 e 2012 delle imprese cooperative e delle società per azioni risulta un incremento del giro di affari delle cooperative (+23,5 per cento) maggiore rispetto alle spa (+7,9 per cento). «Anche a Modena le cooperative hanno risposto meglio delle società di capitali alle recessioni del 2008-2009 e 2011-2012 – sostiene De Vinco – Non sono soltanto i dati sulla consistenza numerica e sui ricavi delle vendite a caratterizzare positivamente l’evoluzione recente delle cooperative: in una fase di forte tensioni nel mondo del lavoro, le nostre imprese confermano una maggiore tenuta dei livelli occupazionali e l’assenza di processi di delocalizzazioni all’estero. Insomma, la nostra attenzione alla tenuta sociale del territorio è concreta». Nelle cooperative i costi del personale sono aumentati tra il 2007 e il 2012 del 23,4 per cento, cioè in maniera proporzionale rispetto all’incremento dei volumi di affari; questo, spiega De Vinco, sta a indicare che l’aumento di fatturato è stato prevalentemente impiegato per sostenere l’occupazione. «Se queste tendenze verranno confermate anche a fine 2013, che si prospetta ancora negativo sul versante macroeconomico, lo scenario post-crisi sarà caratterizzato da una presenza cooperativa più rilevante – prevede De Vinco – È un’occasione per rilanciare, in una fase di crisi occupazionale, l’idea cooperativa tra i giovani. Per questo – conclude il presidente di Confcooperative Modena – ci candidiamo a essere partner delle altre associazioni economiche qualora ritengano di utilizzare correttamente il metodo cooperativo».