Sono tre le ipotesi illustrate nell’assemblea di lunedì 18 gennaio per la nuova viabilità nella zona del cavalcavia della Madonnina in coincidenza con la cosiddetta Diagonale, l’asta dismessa della linea ferroviaria storica per la quale è prevista la realizzazione di un percorso riservato a pedoni, ciclisti e mezzi pubblici.

Le tre ipotesi, illustrate dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli insieme agli assessori Gabriele Giacobazzi (Mobilità) e Anna Maria Vandelli (Urbanistica) e alla presidente del Quartiere 4 Cristina Cavani, hanno come elemento comune il mantenimento del traffico veicolare sul cavalcavia esistente spostando quello ciclopedonale sul tracciato storico della via Emilia, le vie Cabassi e Tabacchi. La riapertura, comunque, non “spezzerà” la Diagonale per la quale, in quel punto, si prevede un passaggio in rilievo: il percorso di ricucitura, infatti, sarà al di sotto della Diagonale in modo da garantire, appunto, la continuità del “parco lineare” la cui progettazione completa è tra gli obiettivi del Psc.

Gli interventi che si stanno definendo, infatti, hanno come punto di riferimento le linee di indirizzo del Piano strutturale comunale che prevedono solo alcuni limitati interventi di “ricucitura” sulle connessioni stradali tra le diverse aree urbane.

A inizio percorso, nella zona di viale Montecuccoli, nei pressi della stazione ferroviaria, è prevista una rotatoria, tra le vie Paolucci e Breda, in corrispondenza di via Cesari il cui progetto esecutivo è stato approvato a fine anno: costo previsto un milione e 50 mila euro, cantiere al via entro l’estate. Una volta terminata consentirà un collegamento diretto tra il centro e la zona del cimitero di San Cataldo e, quindi, la tangenziale.

Per il cimitero si pensa anche a un percorso pedonale e ciclabile per l’accesso dall’ingresso storico, quello dal lato della ferrovia, mentre il passaggio della Madonnina rappresenta il secondo punto di intervento del percorso della Diagonale e nei mesi scorsi sono state approfondite le questioni legate alla regolazione dei flussi veicolari individuando i nodi da risolvere, in particolare in relazione agli incroci con semafori che si trovano da entrambi i versanti del cavalcavia e ai flussi di traffico legati al previsto supermercato che verrà realizzato dove oggi esiste già una struttura commerciale.

La prima ipotesi di intervento è quella minima: creare sulle vie Cabassi e Tabacchi solo un passaggio ciclopedonale lasciando inalterato il traffico veicolare sul cavalcavia e nei nodi semaforici all’altezza di via Autodromo e alla Madonnina. In questo modo, però, rimangono irrisolti i punti di conflitto della viabilità sia sul versante Madonnina, con il doppio semaforo, sia nell’incrocio tra via Cabassi e via Emilia Ovest.

La seconda ipotesi punta proprio a intervenire in quest’ultimo ambito con la costruzione di due rotatorie (una ai piedi del cavalcavia e un’altra all’altezza di via Autodromo) che consentono di rendere più fluida la circolazione. Anche in questo caso sotto la Diagonale è previsto esclusivamente il passaggio  ciclopedonale e il cavalcavia rimane a doppio senso di circolazione.

La terza ipotesi è quella che punta a migliorare la viabilità in entrambi i versanti del cavalcavia superando il semaforo di viale Autodromo con una grande rotatoria posizionata all’altezza dell’inizio del parco Ferrari e semplificando anche il nodo semaforico della Madonnina. In questa ipotesi, infatti, si prevede per il cavalcavia un percorso a senso unico in direzione della città, mentre il traffico in uscita dei mezzi pesanti verrebbe indirizzato a sud o a nord (utilizzando quindi la nuova rotatoria di San Cataldo per l’ingresso in tangenziale) e prevedendo per le auto un senso unico sulle vie Cabassi e Tabacchi sempre passando “sotto” la Diagonale, a lato del percorso ciclopedonale.