In merito a quanto pubblicato dai mezzi di informazione in questi giorni, sul danneggiamento del dissuasore mobile di via Settembrini e sulla successiva chiusura del tratto di strada interessato, occorre precisare che per il completamento dei lavori di riparazione del dissuasore mobile è necessario attendere la consegna di un impianto elettronico ordinato all’azienda produttrice: i tempi di consegna previsti hanno portato all’emanazione di un’ordinanza per prolungare la chiusura fino al 16 marzo. I servizi tecnici del Comune stanno tuttavia cercando di ridurre al minimo i tempi di attesa, e la consegna da parte dell’azienda potrebbe essere anticipata rispetto a quanto previsto.
Nel momento in cui il dissuasore mobile verrà reso nuovamente funzionante, la strada sarà riaperta negli orari previsti dalle disposizioni del servizio Mobilità.
Ad oggi non sono pervenute segnalazioni di auto danneggiate dal dispositivo: è pertanto ipotizzabile che il danneggiamento sia dovuto ad un atto di vandalismo o al mancato rispetto del semaforo rosso. Non esiste quindi alcuna ragione, in base alla quale possa essere ripresa in considerazione l’ipotesi di eliminare il dissuasore mobile installato in via Settembrini, a seguito di un lungo percorso di confronto con i comitati della zona.
In tema di costi, serve sottolineare, inoltre, che l’installazione del dissuasore mobile e le successive riparazioni hanno avuto un costo venti volte inferiore a quello previsto per la realizzazione di una ciclabile in sede separata, ottenendo risultati altrettanto rilevanti in termini di tutela dei pedoni e dei ciclisti.
E merita di essere ricordato, a proposito dell’efficacia delle misure adottate, che negli orari di massima frequenza, prima dell’istallazione del dissuasore mobile, si aveva un transito di 600 auto all’ora (una ogni sei secondi): una frequenza da strada di scorrimento e collegamento, non a servizio di una zona abitata.