Carabinieri 00 smallCome “deposito” utilizzavano dei frigoriferi dismessi accatastati fuori dal circolo ricreativo e, secondo quanto emerso dalle indagini condotte dai carabinieri, poco distante incontravano la “clientela” per smerciare la droga, foglie di marijuana per l’esattezza, suddivisa in dosi più o meno consistenti racchiuse con del cellophane. Per questo motivo con l’accusa con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti nel novembre del 2011 era stato arrestato il 25enne, all’epoca incensurato, A.I., ora raggiunto da ordine di carcerazione proprio per quei fatti, essendo divenuta esecutiva la sentenza di condanna a 2 anni e 8 mesi di reclusione nonché 12.000 euro di multa emessa nei suoi confronti dal Tribunale di Reggio Emilia nel febbraio del 2012.

Data l’eseguibilità, l’ufficio esecuzioni penali della procura reggiana ha emesso l’ordine di carcerazione che l’altra sera è stato eseguito dai Carabinieri di Sant’Ilario d’Enza che hanno condotto in carcere il 25enne.

L’operazione cui fa riferimento l’odierno arresto, si svolse il 4 novembre 2011 all’interno dell’area verde che circonda il complesso del centro culturale Mavarta. Struttura che ospita varie attività. Da qualche tempo i carabinieri stavano tenendo d’occhio soprattutto il parco, i parcheggi e altre aree circostanti, nella convinzione che qui potesse avvenire una qualche attività di spaccio di sostanze stupefacenti. E in effetti i militari discretamente appostati, videro arrivare in bicicletta due giovani. I due si sono avvicinati ad alcuni frigoriferi non funzionanti depositati fuori dall’edificio e hanno nascosto un sacchetto di plastica; poi con calma si sono seduti ad un tavolino esterno al circolo. I carabinieri hanno pensato che, con ogni probabilità, l’ora e il luogo erano stati appositamente scelti per incontrare altre persone. Sono passati pochi minuti e quello che fino a quel momento era solo un sospetto, si è rivelata una giusta intuizione. Poco dopo sono infatti arrivati altri giovani, tra cui alcuni minorenni e un giovane straniero, risultato poi un ventenne abitante in paese. Proprio a quest’ultimo i due “ciclisti” hanno ceduto un involucro ricevendo in cambio del denaro. Certi di avere assistito ad una illecita compravendita di droga, i militari sono usciti allo scoperto sorprendendo la “comitiva”. Nei confronti dell’odierno 25enne e del complice di tre anni più giovane scattarono le manette alla luce della flagranza di spaccio; nei guai anche l’allora 20enne che aveva appena comprato la droga in quanto è stato segnalato quale “assuntore”. La successiva perquisizione nella vicina zona dei frigoriferi fuori uso, portò i carabinieri a recuperare una ventina di dosi di marijuana per circa 30 grammi.