Aveva da poco riaperto, dopo che lo scorso dicembre la Polizia municipale aveva elevato una sanzione e intimato la chiusura del negozio, fino a quando i gestori non avessero regolarizzato l’attività dandone specifica comunicazione al Comune.

Lunedì 27 febbraio l’esercizio di barbiere e acconciatore di via Palestro, gestito da alcune persone di origine nigeriana, è stato nuovamente oggetto di controlli da parte del nucleo di Polizia Commerciale della Municipale ed è scattato analogo provvedimento.

L’esercizio, situato in prossimità della stazione ferroviaria e già oggetto di segnalazione da parte dei residenti della zona che lamentano soprattutto la maleducazione dei frequentatori e la scarsa pulizia in zona, è risultato infatti ancora sprovvisto della necessaria documentazione per esercitare l’attività di barbiere e acconciatore. Le irregolarità amministrative sono state quindi immediatamente contestate ai trasgressori: gli agenti hanno sanzionato l’esercente e, dopo aver fatto uscire i clienti, hanno intimato l’immediata chiusura fino alla regolarizzazione. I controlli della Municipale continueranno per verificare la corretta attuazione del provvedimento.

SANZIONI AD ACCONCIATORE DI VIALE GRAMSCI

Quarantacinque prodotti, come parrucche ed extension, che non riportavano in etichetta le indicazioni obbligatorie per la commercializzazione sono stati sequestrati dalla Polizia municipale di Modena in un negozio di acconciature situato nella zona di viale Gramsci e gestito da un cittadino pakistano.

Ci penseranno invece gli Ispettori del lavoro a svolgere gli accertamenti sulla regolarità delle persone che lavorano nell’esercizio. Ai controlli effettuati martedì 28 febbraio dal Nucleo di Polizia commerciale in un negozio già oggetto di segnalazioni da parte dei residenti della zona, hanno infatti partecipato anche gli Ispettori del Dipartimento del Lavoro per verificare la posizione dei lavoratori impiegati.

Per le irregolarità amministrative rilevate dagli agenti della Municipale e relative a prodotti commercializzati privi delle indicazione per il consumatore previste dalla legge, al gestore è stata elevata una sanzione di oltre mille euro.

La normativa generale, conosciuta come “codice del consumo,” prevede infatti che tutti i prodotti posti in vendita siano accompagnati dalle indicazioni su istruzioni e precauzioni d’uso. Le etichette devono inoltre fornire indicazioni sul produttore o sull’importatore, sulla presenza di materiali o sostanze che possono arrecare danno all’uomo e tutte le informazioni devono essere riportate anche in lingua italiana.