“L’ennesima aggressione a colleghi della Polizia Municipale nei giardini della Montagnola fa riflettere perché a tutt’oggi, nonostante gli impegni che l’amministrazione Comunale ha assunto con le organizzazioni sindacali, gli agenti della Polizia Municipale non sono ancora dotati di strumenti di difesa attiva e passiva e di assicurazione ed inoltre perchè le modalità di controllo dei giardini mette a rischio l’incolumità degli operatori”. Così Roberto Nanetti, Coordinatore Regionale UIL FPL Polizia Locale che prosegue:

“Occorre, in questo momento intervenire in maniera decisa potenziando il controllo con 3/4 e perfino 5 pattuglie, munite di giubbotti antitaglio, spray e distanziatori perché,il rischio di colluttazioni , soprattutto in zone come la Montagnola, sono statisticamente più alte. Non si può accettare che questi infortuni diventino ‘normalità’, non è possibile che il Corpo di Polizia di una grande città come Bologna sia restia a dotare dei più elementari strumenti di difesa i propri operatori. Strumenti e formazione questo è l’obiettivo che il nostro sindacato propone.

Per non parlare – conclude il Coordinatore Regionale UIL FPL Polizia Locale – del travaglio dovuto all’inadeguatezza della legge quadro 65 del 1986, ormai totalmente superata nel definire figure ed ambiti operativi, soprattutto alla luce del sopraggiungere di nuove ed impegnative competenze relative alla sicurezza, al contrasto alla microcriminalità, al disagio urbano, nonché ai compiti di Polizia Municipale introdotti dal Decreto Minniti”.