I diversi soggetti che vi saranno ospitati stanno proseguendo il lavoro di analisi e approfondimento già iniziato nei mesi scorsi con l’obiettivo di una programmazione culturale condivisa; alla fine del 2017 è stato approvato il progetto esecutivo sull’ex Ospedale estense che porterà a una gara europea sulla base dell’offerta economicamente più vantaggiosa del valore di quasi 14 milioni di euro e in primavera partiranno i primi interventi propedeutici messi a bando a dicembre. Entro febbraio, inoltre, sarà riallestito e aperto al pubblico il Teatro anatomico del Sant’Agostino.

Lo ha annunciato il vice sindaco e assessore alla Cultura del Comune di Modena Gianpietro Cavazza rispondendo oggi, giovedì 25 gennaio, in Consiglio comunale all’interrogazione di Adolfo Morandi (FI) che chiedeva a che punto sono la progettazione della riqualificazione del Polo Sant’Agostino-Estense e l’iter burocratico per l’inizio lavori, e quando sarà possibile usufruire della struttura.
L’assessore Cavazza ha specificato che il confronto tra i tavoli tecnici dedicati ciascuno a un tema – arte e cultura contemporanea, biblioteche, musei, formazione, comunicazione – ha già prodotto una prima relazione sui possibili progetti comuni e trasversali, presentata lo scorso 18 dicembre, all’advisory board, il comitato di esperti creato a supporto delle linee di indirizzo della progettazione culturale”. Dell’advisory board fanno parte l’architetto Giovanni Carbonara, storico dell’architettura e teorico del restauro; il manager culturale Paolo Verri, direttore di Matera 2019; il professor Jeffrey Schnapp, esperto di umanistica digitale; il professor Carlo Altini, direttore scientifico della Fondazione Collegio San Carlo; e Donatella Solda Kutzmann, consulente del Miur ed esperta in educazione a competenze digitali.
Nell’interrogazione il consigliere Morandi chiedeva inoltre quali saranno gli istituti culturali collocati all’interno del Polo Sant’Agostino, quali le aree che saranno loro destinate e se esiste un progetto di recupero e riqualificazione dei locali dell’ex Ospedale estense; a che punto è arrivato l’iter burocratico che autorizza l’avvio delle procedure, se è possibile fissare una data di inizio lavori e in quanto tempo si concluderanno.
Nella risposta l’assessore ha confermato che nel Sant’Agostino, “che diverrà il polo della cultura scientifica e umanistica”, saranno collocati la Fondazione Arti Visive, che comprende Galleria civica, Museo della Figurina e Fondazione Fotografia; l’ampliamento della Biblioteca estense con nuove sale di lettura e di consultazione; spazi per la digital humanities; il Museo e Teatro anatomico che saranno riallestiti e riaperti al pubblico, “il Teatro sarà inaugurato già entro la metà di febbraio – ha annunciato Cavazza – mentre il Museo sarà pronto in circa due anni”; Musei universitari con spazi didattici ed espositivi; laboratori di formazione innovativa; spazi per mostre temporanee; un auditorium e luoghi multifunzionali e spazi ricettivi per le attività del Polo. A Palazzo dei Musei-ex Estense troveranno spazio la Galleria estense, i Musei civici, l’Archivio storico, le biblioteche Estense e Poletti, “che, come previsto da progetto esecutivo approvato a fine 2017 potranno godere di spazi raddoppiati anche in previsione di future necessità di utilizzo”, il Consorzio Festival Filosofia oltre a nuovi spazi di accoglienza e sale per mostre temporanee.
Per quanto riguarda invece il Polo Sant’Agostino, lo scorso 4 luglio si è aperta la Conferenza dei servizi, prevista dall’accordo procedimentale siglato tra Comune di Modena, Fondazione Cassa di risparmio di Modena e ministero dei Beni e attività culturali. La Conferenza ha svolto diverse sedute, sono stati raccolti istruttorie e pareri e svolte le audizioni con i soggetti che ne avevano fatto richiesta. “Ora – ha spiegato l’assessore Cavazza – siamo in attesa del parere del Ministero per procedere con l’adozione degli atti urbanistici in Consiglio comunale”. I lavori, ha concluso, dureranno circa quattro anni.
Dopo aver chiesto la trasformazione in interpellanza, per il Pd è intervenuta Chiara Susanna Pacchioni che si è detta soddisfatta delle informazioni “sullo stato dell’arte della complessa integrazione degli istituti culturali della nostra città e di un progetto che vogliamo veder partire e prendere forma. La rinascita dei nostri istituti, proiettata verso il futuro, renderà fruibili ai cittadini il nostro ricco patrimonio ma potrà anche incrementare l’attrattività turistica della città”. Marco Chincarini (Art.Uno-Mdp-Per me Modena) ha chiesto che il progetto del Polo Sant’Agostino-ex Estense venga portato in una commissione “dove ricevere aggiornamenti più approfonditi, comprese le osservazioni dei portatori di interesse alla conferenza dei servizi, e poter discutere di un percorso che stravolgerà in modo positivo la nostra città e sul quale anche il Consiglio deve impegnarsi per dare il meglio”.
Nella replica il consigliere Morandi, dopo aver rilevato che “siamo ancora piuttosto indietro nel recupero del Sant’Agostino” ed essersi associato alla richiesta di una commissione per “visionare la documentazione e approfondire tutti i temi”, ha chiesto un maggior coinvolgimento del Consiglio comunale, “perché gli indirizzi vanno bene ma l’assemblea deve essere coinvolta in ogni fase del percorso per non trovarsi poi alla fine a ratificare decisioni prese altrove”.