Ieri sera – lunedì 22 luglio – si è svolta una nuova seduta del Consiglio Comunale di Sassuolo e all’ultimo punto all’ordine del giorno era nuovamente stato inserito l’adesione del Comune di Sassuolo al “Patto dei sindaci per il clima e l’energia (Covenant of Mayors For Climate & Energy) per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica su scala locale”.

Il “Patto dei Sindaci” è un’iniziativa europea che si inserisce nel quadro delle politiche UE volte alla riduzione dei consumi energetici, alla promozione delle fonti energetiche rinnovabili ed alla riduzione delle emissioni di CO2.

Il Comune di Sassuolo aveva già aderito al “Patto” con delibera del Consiglio Comunale del 28.9.2010, dichiarando formalmente il proprio impegno nel combattere i cambiamenti climatici e dotandosi di un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (SEAP – Sustainable Energy Action Plan), con l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 a livello comunale di almeno il 20% entro il 2020.

Purtroppo, la discussione di ieri sera non si è basata sulla valutazione dei risultati ottenuti sulle azioni precedentemente approvate, ma è solo stato un atto formale di rinnovo, in quanto i dati non sono stati nemmeno comunicati. Senza una valutazione sui risultati ottenuti il formale rinnovo serve a poco, l’analisi delle azioni è la parte più importante per capire se la direzione intrapresa è quella giusta e se l’impegno è stato effettivo. Chiediamo quindi al Comune di Sassuolo di informare al più presto la cittadinanza in merito a quali, tra le azioni strategiche approvate nel 2010, siano state realmente realizzate e se l’obiettivo di riduzione del 20% al 2020 della CO2 emessa sul territorio comunale verrà, verosimilmente, raggiunto, oltre a spiegare in che modo si vorranno raggiungere gli obbiettivi del nuovo impegno votato ieri sera.

Il rinnovo dell’adesione al “Patto dei Sindaci” è un gesto che va nella giusta direzione, al fine di affrontare l’emergenza climatica che purtroppo ci attende, ma alle mere dichiarazioni di intenti, stavolta, dovranno seguire i fatti. Ci auguriamo che venga data la giusta importanza a questo tema che riteniamo prioritario e per il quale serve una visione di insieme, personale dedicato, impegno economico, un monitoraggio costante, oltre al coinvolgimento di tutta la cittadinanza e del mondo associativo ed imprenditoriale.

E’ urgentissimo che i policy-maker nazionali e internazionali smettano di sottovalutare i rischi del cambiamento climatico, perdendo l’ultima occasione per mobilitare tutte le risorse tecnologiche ed economiche disponibili verso l’obiettivo di mantenere il riscaldamento globale al di sotto dei due gradi.

Non c’è più tempo per proclami astratti o assunzioni di responsabilità a cui non facciano seguito azioni concrete: le conseguenze del riscaldamento globale causato dall’uomo le stiamo già subendo oggi e senza un cambio di rotta deciso delle politiche pubbliche in materia di emissioni climalteranti, i “Patti” ed i “Piani” che le amministrazioni si apprestano a redigere e approvare rimarranno, tuttalpiù, degli inutili “libri dei sogni”.

(Circolo Legambiente Comuni Pedemontani Modenesi)