Antonella Bernardo (Partito democratico) al Quartiere 1; Giovanni Gobbi (Pd) al Quartiere 2; Maria Teresa Rubbiani (Sinistra per Modena) al 3; Carmelo De Lillo (Pd) al 4. Sono i presidenti dei nuovi Consigli di Quartiere, eletti nelle prime sedute che si sono svolte tra lunedì 21 a giovedì 24 ottobre nelle rispettive sedi. Le assemblee sono state presiedute dai consiglieri anziani affiancati dall’assessora con delega a Quartieri e Partecipazione Debora Ferrari.

Sempre presente anche il presidente del Consiglio comunale Fabio Poggi a sottolineare il rapporto di reciprocità tra i Consigli e l’impegno alla collaborazione istituzionale.

Nella seduta di giovedì 24 al Quartiere 1 Centro storico si sono svolte due votazioni entrambe in pareggio: sette voti per Bernardo (cinque Pd, uno sinistra per Modena, uno Movimento 5 stelle) e sette per il candidato di Lega Modena Carlo Pallotti (cinque Lega, uno Forza Italia, uno Fratelli d’Italia-Popolo della Famiglia). In base al regolamento, è stato eletto il candidato designato dalla lista più votata alle ultime elezioni amministrative del Consiglio comunale nel quartiere di riferimento.

Al Quartiere 2 (Crocetta, Sacca, San Lazzaro, Modena est), invece, nella seduta di mercoledì 23 ottobre il presidente Giovanni Gobbi del Pd è stato eletto in prima votazione con otto voti a favore (sette Pd, uno Sinistra per Modena) e sei astenuti (quattro Lega, due M5s).

Eletta in prima votazione, martedì 22, anche la presidente del Quartiere 3 (Buon Pastore, Sant’Agnese, San Damaso) Maria Teresa Rubbiani di Sinistra per Modena con otto voti a favore (sette Pd, uno sinistra per Modena) quattro contrari (Lega Modena), un astenuto (M5s); era assente un consigliere del Pd.

Lunedì 21 ottobre al Quartiere 4 San (Faustino, Madonnina, Quattro Ville) è stato eletto presidente Carmelo De Lillo (Pd) in seconda votazione all’unanimità dei presenti (13 voti, assente un consigliere Pd). La seconda votazione è stata necessaria in quanto nella prima De Lillo non aveva ottenuto la maggioranza assoluta richiesta, ma solo sette voti (sei Pd e uno di Sinistra per Modena), nella seconda votazione sarebbe stato sufficiente la maggioranza semplice.