Nell’ambito dell’operazione “Cimiteri Sicuri”, che in questi giorni sta vedendo i carabinieri reggiani intensificare i controlli i cimiteri di Reggio e provincia attraverso una mirata attività di prevenzione fortemente voluta dal comandante Provinciale dei Carabinieri di Reggio Emilia Colonnello Cristiano Desideri, i carabinieri di Novellara nella tarda mattinata di ieri hanno proceduto al controllo di due giovani che sospettosamente sostavano con l’auto in loro uso nel parcheggio del cimitero di via Toscanini a Novellara.

Dopo aver identificato i sospetti in due fratelli di 23 e 21 anni, entrambi residenti in campo nomadi della città, i carabinieri di Novellara approfondivano i controlli culminati con l’ispezione personale e del veicolo in loro uso che si concludeva con esito positivo. Nella tasca del giaccone indossato dal 23enne i carabinieri rinvenivano una forbice con punta spezzata ed una custodia in pelle con una sessantina di chiavi di varie dimensioni. E’ quindi finita in caserma la “trasferta” nella bassa reggiana per i due fratelli con il 23enne che al termine delle formalità di rito è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia con l’accusa di possesso di strumenti atti allo scasso.

Al giovane i carabinieri hanno sequestrato quanto posseduto oi quanto ritenuti attrezzi idonei per forzare porte di autovetture. Nonostante siano ancora da chiarire i motivi della presenza a Novellara dei due fratelli di Reggio Emilia i carabinieri di Novellara non hanno tanti dubbi in quanto oltre al fatto che, nonostante la giovane età, gli stessi siano “noti” per via dei precedenti di polizia per reati contro il patrimonio gli attrezzi da scasso in loro possesso non lasciano spazio a troppe interpretazioni.

Si sa l’intenzione non è reato per cui i 2 non sono accusati di nessun furto ma è chiaro che l’armamentario trovato in loro disponibilità, data le circostanze di tempo e di luogo alimenta comunque forti sospetti. Ed è per questo motivo che ora gli stessi carabinieri stanno cercando di approfondire i fatti al fine di capire i reali motivi della loro presenza nel reggiano. Nelle ore delle indagini i due fratelli al termine delle formalità di rito sono stati  allontanati da Novellara e proposti per il foglio di via obbligatorio che qualora emesso inibirà agli stessi di far ritorno a Novellara per i prossimi tre anni.