“Reggio Emilia occupa un posto speciale nel mio cuore, così come i suoi cittadini. Mi ha commosso vedere come, nella tragicità dell’emergenza causata dalla Pandemia, le istituzioni e le associazioni di volontariato reggiane si siano invece mobilitate e impegnate per raccogliere fondi per l’acquisto dei dispositivi di protezione, per distribuire le mascherine e i generi alimentari alle famiglie, agli anziani e alle persone in difficoltà”. Con queste parole Graça Machel, avvocato internazionale per i diritti umani e vedova di Nelson Mandela, ha voluto esprimere la sua solidarietà al sindaco Luca Vecchi e alla città di Reggio Emilia per la complessa emergenza vissuta nelle settimane passate.

“Un messaggio di vicinanza e affetto – afferma il sindaco Luca Vecchi – Da parte di una delle donne più coraggiose e importanti che l’epoca contemporanea conosca, che testimonia lo stretto legame tra Reggio Emilia, il Sudafrica e il Mozambico, consolidatosi in anni di stretta collaborazione e cooperazione in ambiti diversi, dalla cultura allo sviluppo economico, fino allo sport e al sociale”.

“Ciò che da sempre contraddistingue la cittadinanza di Reggio Emilia è la sua capacità di essere resiliente e saper manifestare un forte senso di comunità” scrive Machel, ricordando gli sforzi sostenuti in queste settimane dalle istituzione e dalle tante associazioni e realtà del volontariato che si sono messe a disposizione della cittadinanza per aiutare le persone più fragili. “La solidarietà messa in campo da Reggio Emilia in questi giorni è ciò che ne contraddistingue il suo spirito, e non ho dubbi che da una simile esperienza, questa città, alla quale sono profondamente legata, riemergerà più forte e unita di prima. A nome della famiglia Machel e della ‘Fundação para o Desenvolvimento da Comunidade and The Graça Machel Trust’ che presiedo, ci uniamo con tutto il nostro affetto e la nostra solidarietà agli amici di Reggio Emilia, che continueremo a ricordare nei nostri pensieri e nelle nostre preghiere in questi tempi senza precedenti”.

Considerata tra le donne più influenti a livello internazionale, Graça Machel è un simbolo vivente per i popoli africani. moglie del primo presidente del Mozambico libero Samora Machel, è alla metà degli anni Settanta che inizia a frequentare Reggio Emilia e diventa amica di molte famiglie reggiane, su tutte quella di Remo e Olga Fornaciari e di Giuseppe e Bruna Soncini.

Graça Machel ha combattuto per l’indipendenza del Mozambico ed è stata ministra dell’Istruzione dal 1975 al 1989: in pochi anni è riuscita a riformare il sistema educativo del paese, permettendo l’accesso all’istruzione primaria al 90% dei bambini. Nel 1994, Machel fu invitata dal Segretariato delle Nazioni Unite a presiedere una commissione che valutasse l’impatto dei conflitti armati sui bambini: i suoi studi e le sue denunce hanno ispirato la creazione di un meccanismo di controllo dell’Onu sulle violenze perpetrate nei confronti dei giovani, sul reclutamento dei bambini-soldato e sugli attacchi indiscriminati alle scuole.

Dopo la morte di Samora Machel nel 1986, inizia una corrispondenza con Nelson Mandela, quando lui era ancora in carcere: dopo la sua liberazione del leader, i due si incontrano e convolano a nozze. La Machel è stata anche tra i fondatori del Forum per le Donne africane, una network che sostiene l’istruzione e i diritti delle donne in tutto il continente africano. Assieme al marito Nelson Mandela, inoltre, Machel ha creato l’organizzazione Elders che riunisce numerosi leader politici mondiali impegnati nel promuovere buon goveno, diritti umani e sviluppo nei paesi dell’Africa.

Nel 1994, Machel fu invitata dal Segretariato delle Nazioni Unite Boutros Ghali a presiedere una commissione che valutasse l’impatto dei conflitti armati sui bambini: i suoi studi e le sue denunce hanno ispirato la creazione di un meccanismo di controllo dell’Onu sulle violenze perpetrate nei confronti dei giovani, sul reclutamento dei bambini-soldato e sugli attacchi indiscriminati alle scuole.

Graça Machel e la sua famiglia nel corso degli anni mantengono un rapporto particolare con la città di Reggio Emilia, sono numerose le visite private e pubbliche nel corso degli anni. L’ultima nel 2015 vede Graça Machel protagonista delle celebrazioni del 25 aprile e presente all’inaugurazione dei parchi dedicati a Samora Machel e Nelson Mandela che la città ha dedicato ai due grandi leader africani. Negli stessi giorni, il Sindaco Luca Vecchi le consegna il Primo Tricolore.

Attualmente il Comune di Reggio Emilia e la Fondazione per lo Sviluppo della Comunità presieduta da Graça Machel sono partner di un progetto di sviluppo agricolo finanziato dall’Agenzia Italiana per la cooperazione allo sviluppo.

La vedova Mandela è stata inoltre inserita nel gruppo di personalità internazionali che hanno contribuito alla scrittura dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.