“Scusi, ma sono un avvocato e al telefono stavo solo parlando”. Si è giustificato così con gli agenti della Polizia locale di Modena che lo hanno fermato e sanzionato perché guidava tenendo in mano il cellulare intento in una telefonata.“Spiacente, ma proprio non si può”, lo dice il Codice della Strada: per il conducente che durante la marcia fa uso di apparecchio telefonico impegnando l’uso della mano l’articolo 173 prevede, oltre alla sanzione di 165 euro, la decurtazione di cinque punti e, se la violazione viene reiterata nel biennio, anche la sospensione della patente da uno a tre mesi.

Se non bastasse, lo dicono i dati che, accanto all’eccessiva velocità, mettono la distrazione, nella maggior parte dei casi dovuta proprio all’uso di smartphone e tablet, tra le prime cause di incidenti stradali.
Eppure, nella prima campagna per la sicurezza stradale dopo il periodo di lockdown, svolta dalla Polizia locale di Modena proprio per contrastare l’uso del telefono alla guida sono stati diverse le infrazioni accertate.
Tra il 12 e il 18 maggio, in un periodo in cui la riapertura della fase 2 non era ancora completa, le pattuglie delle unità territoriali e del Pronto intervento, per lo più in motocicletta, impegnate nei controlli, hanno fermato 93 veicoli e sanzionato 14 conducenti intenti a usare il telefono per telefonare o messaggiare.
Quindi nonostante i controlli siano stati eseguiti in giorni in cui il traffico non era ancora in regimi di normalità, bensì ridotto, circa il 15 per cento dei conducenti non si attiene all’osservanza della regola, importantissima in tema di sicurezza stradale e di prevenzione dell’incidentalità, di non fare uso del cellulare durante la guida.
Qualcuno, pur dispiaciuto per la sanzione, ha comunque “ringraziato gli agenti per l’importanza del lavoro svolto”, ma resta fondamentale il rispetto del Codice stradale per la sicurezza propria e altrui. Probabilmente i modenesi, che negli ultimi mesi hanno guidato poco e in strade quasi deserte, devono abituarsi nuovamente a condurre il veicolo nel traffico con maggiore attenzione, come dimostra anche la netta ripresa degli incidenti stradali coincisa con la ripartenza del traffico lungo le strade urbane.

 

CONTROLLI SUI PASS INVALIDI

In sosta negli stalli riservati agli invalidi senza averne diritto, magari utilizzando anche contrassegni intestati ad altre persone e addirittura a familiari deceduti. La pessima abitudine di occupare abusivamente lo stallo riservato ai veicoli destinati al trasporto di persone invalide o disabili non ha conosciuto soste nemmeno nei mesi del lockdown.

L’attività di controllo degli stalli invalidi presenti all’interno del Centro Storico da parte della Polizia locale di Modena, finalizzati a garantire la fruibilità dei posteggi a coloro che ne hanno diritto, è infatti proseguita anche nei mesi di marzo e aprile e  seppure in modo più contenuto gli agenti hanno accertato diverse infrazioni.

Ad oggi, gli stalli riservati alla sosta dei veicoli in uso ai titolari di contrassegno invalidi presenti all’interno del quartiere centro storico sono 429 (dei quali 116 in zona Ztl). Nel corso del mese di marzo sono stati tutti controllati, verificando complessivamente 149 veicoli e le rispettive autorizzazioni. Di questi, 132 sono risultati regolari con contrassegno utilizzato in modo corretto, mentre per i restanti 17 si è proceduto con sanzioni amministrative a seguito delle violazioni accertate.

Le sanzioni elevate sono state complessivamente 20, di cui 4 per utilizzo improprio del contrassegno intestato ad altra persona non presente, in un caso il contrassegno esposto era una fotocopia e in 16 casi i veicoli erano in sosta sullo stallo riservato agli invalidi pur essendo sprovvisti di autorizzazione; in un caso il contrassegno invalidi era addirittura intestato a una persona deceduta.

Più contenuti gli accertamenti di aprile, quando tuttavia sono risultati irregolari in quanto in sosta sullo stallo invalidi senza autorizzazione cinque veicoli; in ben due casi erano stati esposti contrassegni intestati a persone decedute, mentre altri due automobilisti utilizzavano il contrassegno intestato ad altre persone non presenti.

L’importo della sanzione è di 87 euro (60,90 se pagata entro cinque giorni), oltre alla rimozione del veicolo e alla decurtazione di 2 punti dalla patente di guida del conducente. In caso di sosta, quindi, il proprietario del veicolo deve dichiarare chi fosse alla guida al momento della commissione dell’illecito. L’ordinanza comunale comporta inoltre l’applicazione della sanzione accessoria del ritiro del contrassegno quando si è in presenza di recidiva.

Il numero complessivo dei contrassegni rilasciati ai residenti è di circa 5 mila e naturalmente sono utilizzabili anche quelli emessi dagli altri Comuni a livello nazionale ed europeo. Per informazioni: www.comune.modena.it/ztl/invalidi-e-persone-con-disabilita

 

SENZA PATENTE GUIDA FURGONE NON ASSICURATO

Nonostante non avesse la patente, guidava un furgone, non assicurato, e trasportava merce senza avere il titolo per farlo. In più è irregolare in Italia: nei confronti di un 31enne egiziano, individuato dalla Polizia locale di Modena durante i controlli sulle strade, oltre alle denunce a suo carico sono state elevate sanzioni per oltre 1.500 euro.

L’episodio è avvenuto nei giorni scorsi all’incrocio tra viale Storchi e via Monte Kosica, dove gli agenti impegnati nei servizi sulla viabilità hanno fermato un Fiat Ducato che appariva sovraccarico. Al volante c’era uno straniero, proveniente da Milano, che ha esibito una patente che sembrava contraffatta. Inoltre, dagli accertamenti è emerso che il veicolo era privo della copertura Rca e che l’attività di trasporto di materiale conto terzi avveniva senza la licenza.

Il conducente è stato quindi accompagnato al Comando di via Galilei dove, grazie anche alle informazioni fornite dall’Ambasciata egiziana, è stato appurato che aveva fornito false generalità agli operatori. I riscontri formali hanno permesso di identificarlo in un 31enne non in regola con le norme sul permesso di soggiorno.

L’uomo è stato denunciato con le accuse di falso, guida senza patente con recidiva, false generalità fornite agli agenti e per la situazione di irregolarità in Italia. In più, per lui sono scattate sanzioni amministrative per quasi 1.500 euro per via delle contestazioni sulla mancata di copertura assicurativa del furgone e sul sovraccarico di merci e il trasporto delle stesse in assenza dell’autorizzazione. Il Ducato è stato sequestrato dalla Polizia locale.

Il 31enne, peraltro, era stato denunciato meno di un anno fa a Milano sempre per guida senza patente e per l’uso di un ulteriore documento contraffatto.

La vicenda si inserisce all’interno della campagna sulla sicurezza stradale condotta negli ultimi giorni dalla Polizia locale di Modena, in particolare per sensibilizzare gli automobilisti a comportamenti corretti e al rispetto del Codice della strada. L’attività è stata finalizzata anche a contrastare l’uso di telefono cellulare e tablet durante la guida da parte delle pattuglie delle unità territoriali e del Pronto intervento, che hanno effettuato controlli mirati su strada in varie zone della città, utilizzando anche personale in motocicletta.