I Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna hanno eseguito tre arresti nei confronti di uomini italiani violenti che in circostanze diverse si sono resi responsabili di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Tutto inizia con una telefonata al Numero Unico di Emergenza 112: “Aiuto, mi stanno picchiando”, poi, in base alla località da dove è partita la richiesta, i militari delle Centrali Operative dell’Arma dislocate sul territorio, informano subito i Carabinieri in grado di raggiungere le vittime nel minor tempo possibile. E’ successo a Bologna e Pieve di Cento, mentre a Castiglione dei Pepoli sono stati gli stessi Carabinieri, liberi dal servizio, ad andare in soccorso di una ragazza picchiata dal fidanzato che chiedeva aiuto.

A Bologna i Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno arrestato M.N., ventitreenne, per aver picchiato il padre, cinquantottenne marocchino e i due fratelli di diciotto e quindici anni, durante l’ennesima lite familiare provocata dal suo carattere violento e pericoloso, come confermato dai suoi precedenti di polizia per possesso di armi e reati contro il patrimonio. All’arrivo dei militari, il giovane è stato ammanettato e su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna,  tradotto in carcere.

I Carabinieri della Stazione di Pieve di Cento, invece, hanno arrestato B.F., trentanovenne, per aver picchiato la moglie con un pugno alla nuca durante l’ennesima lite domestica. Alla vista dei militari il soggetto è andato su tutte le furie, ingiuriando la donna con frasi del tipo: “Comunista di merda! Non sei Italiana, Non hai il permesso di soggiorno! Viva il duce!”, indicando un busto raffigurante Benito Mussolini. Lo scalmanato, gravato da precedenti di polizia per reati contro la persona e in materia di droga, è stato riportato alla calma dai Carabinieri che lo hanno ammanettato e tradotto in caserma. La donna, quarantunenne moldava, è stata trasportata al Pronto Soccorso e medicata alla testa con una prognosi di quattro giorni. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il trentanovenne è stato tradotto in carcere.

Infine, iCarabinieri della Stazione di Castiglione dei Pepoli hanno arrestato F.A., ventisettenne, per aver preso a pugni sul naso la fidanzata. E’ successo ieri notte quando due militari, liberi dal servizio, si sono accorti che un ragazzo stava inseguendo una ragazza col volto ricoperto di sangue che chiedeva aiuto. Raggiunti dai Carabinieri, la ragazza, ventiquattrenne italiana, è stata trasportata al Pronto Soccorso e medicata al naso con una prognosi di quattro giorni, mentre il suo fidanzato, responsabile di averla aggredita nel corso dell’ennesima lite, è stato accompagnato in caserma. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il giovane aggressore, gravato da precedenti di polizia specifici e in materia di droga, è stato trattenuto in camera di sicurezza, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.