Nell’ambito dello screening di controllo che viene effettuato ciclicamente sui pazienti ricoverati presso l’Ospedale di Vignola, è stata individuata una positività al tampone per la rilevazione di infezione da Sars-Cov2 nel reparto di Medicina Interna. Il paziente, negativo al primo tampone e asintomatico, è stato subito collocato in isolamento, l’Azienda Usl ha attivato il consueto piano straordinario di tamponi su tutti gli altri pazienti dello stesso reparto; sono emerse ulteriori cinque positività. Inoltre, la Sorveglianza sanitaria aziendale ha disposto l’effettuazione del tampone ai professionisti e operatori sanitari.

Sono state raccolte, dai Coordinatori dei reparti internistici le schede di accesso dei visitatori (a partire dai familiari dei pazienti positivi e dei compagni di stanza) per procedere con la segnalazione al Dipartimento di Sanità Pubblica, per le necessarie indagini epidemiologiche. Per maggior sicurezza sono state sospese le visite dei parenti ai pazienti ricoverati nei reparti dell’Ospedale   con l’obiettivo, da una parte di ridurre i rischi di circolazione del virus e dall’altra di agevolare il processo di sanificazione delle degenze, nonché l’attività di contact tracing.

Entrambi i pazienti sono stati subito collocati nella nuova area covid, che era in corso di allestimento, collocata nel reparto di Medicina Post-Acuzie. Già utilizzata efficacemente durante la prima fase dell’emergenza, è stata prontamente riallestita nell’ambito del piano di riorganizzazione della rete ospedaliera modenese, per ampliare il numero di posti letto da poter dedicare a pazienti con covid.

“Ringrazio sentitamente, e non smetterò mai di farlo, gli operatori dell’Ospedale per l’umanità, la professionalità e la dedizione che hanno sempre dimostrato fino dall’inizio dell’emergenza – dichiara Federica Casoni, Direttrice dell’Ospedale di Vignola -. E’ una dura battaglia, siamo ancora dentro la pandemia e l’asticella si alza sempre di più, per questo è doveroso dire grazie a tutti coloro che si stanno spendendo in prima persona per garantire l’assistenza più adeguata a tutti i nostri pazienti”.

Proprio per dimostrare vicinanza agli operatori della struttura, anche l’Amministrazione Comunale di Vignola ha fatto pervenire, tramite la direzione medica dell’Ospedale, una lettera di ringraziamento indirizzata a tutto il personale sanitario. “Grazie per le ore in cui le protezioni che indossate pesano e le mascherine privano dell’aria – recita un passaggio della lettera -. Per le molte ore che avete trascorso, e che ancora trascorrerete, in prima linea. Il virus ha cambiato e sta cambiando le nostre vite, ma non ha scalfito quel senso di appartenenza ad una comunità solidale, accogliente che ha sempre caratterizzato il nostro territorio e i suoi servizi”.

“Desidero rassicurare i cittadini comprensibilmente preoccupati – dichiara Emilia Muratori, sindaca di Vignola -: le istituzioni competenti, gli amministratori locali, gli operatori sanitari tutti stanno lavorando per garantire risposte rapide ed efficaci in un momento complicato. Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti per lo straordinario impegno profuso e invitiamo i cittadini a comportamenti responsabili e prudenti”.

“Apprezziamo molto questo gesto di vicinanza che la sindaca Emilia Muratori e tutta l’Amministrazione del Comune di Vignola hanno voluto dedicare ai dipendenti pubblici in particolare del mondo sanitario – afferma Maria Pia Biondi, Direttrice del Distretto Sanitario di Vignola -. Purtroppo il virus è in circolazione e nonostante tutti i controlli cui vengono sottoposti pazienti e operatori, non è possibile azzerare il rischio di individuare positivi anche all’interno degli ospedali. In questa fase di recrudescenza della pandemia che mette nuovamente a dura prova i professionisti sanitari, sapere che la comunità ci è vicina ci sostiene ed incoraggia”.

L’Azienda Usl precisa che i pazienti ricoverati in Ospedale sono periodicamente sottoposti a screening tramite tampone, proprio al fine di individuare, come accaduto in questo caso, eventuali positività. In particolare il paziente viene sottoposto a tampone all’ingresso (programmato o urgente), a sette giorni dall’ingresso in ospedale e alla dimissione, oltre che prima dell’eventuale trasferimento presso strutture intermedie quali Ospedali di Comunità o Case residenza anziani.