“Questo è un contratto di ripartenza che è scaturito da una piattaforma unitaria. La nostra parola d’ordine è contrattazione ed ha ottenuto riconoscimenti dopo 40 anni di richieste”. Stamane oltre 150 metalmeccanici hanno partecipato all’attivo unitario di Fim Cisl Emilia Centrale, Fiom Reggio Emilia, e Uilm Reggio Emilia con i rispettivi segretari Giorgio Uriti, Simone Vecchi e Jacopo Scialla.

Nel complesso i delegati – 15 quelli intervenuti – hanno espresso soddisfazione per la conclusione del negoziato – durato 13 mesi e 2 scioperi nazionali molto partecipati – con Federmeccanica e Assital sul Ccnl metalmeccanico industria. Una accordo storico per un nuovo inquadramento fermo al 1973. Il nuovo inquadramento aggiorna i sistemi di valutazione della professionalità dei lavoratori e garantisce gli automatismi. Il welfare è aggiuntivo agli aumenti: come noto l’intesa prevede un aumento di 112 euro – superiore all’inflazione – , a regime nel giugno 2024, che va tutto sui minimi salariali. Rafforzate previdenza complementare, diritto alla formazione, salute e sicurezza, affrontate tematiche nuove come violenza sulle donne e smart working.

Un contratto che dà risposte 28 mila lavoratori metalmeccanici anche a Reggio Emilia. Ora l’attesa è per il rinnovo dei contratti per gli artigiani e le piccole e medie imprese.
I metalmeccanici hanno uno strumento che consente e rafforza la contrattazione di secondo livello. Ora i sindacati saranno impegnati una serie di assemblee straordinarie con i lavoratori delle aziende.