Marciapiedi più larghi, incremento dello spazio pedonabile, ripavimentazione e nuova illuminazione stradale.

Sono le caratteristiche contenute nel progetto per la riqualificazione di Piazza Martiri Partigiani: una parte importante del nostro centro cittadino, che sarà più bella e sarà resa più sicura e funzionale – spiega Francesco Macchioni – il tutto consentirà all’area di rinnovarsi nel rispetto di un contesto storico in cui vanno ad inserirsi.

Entrando però nel dettaglio del cronoprogramma dei lavori, alla data di oggi, sono ancora presenti diversi interventi che la ditta appaltatrice dovrà eseguire per completare il restyling della piazza:

  • Tutta la pavimentazione stradale e pedonale della zona nord/ovest
  • Il completamento della rotonda con le relative intersezioni di via Pia e viale San Giorgio
  • Parte dell’intersezione con via Felice Cavallotti
  • La completa pavimentazione pedonale dei portici sud
  • La delimitazione delle zone pedonabili con il fissaggio a terra di strutture fisse a palla
  • Completamento dell’impianto di illuminazione
  • Realizzazione della cabina elettrica interrata nella zona centrale della piazza

Era stato fissato un ulteriore termine perentorio di 80 giorni da parte dell’amministrazione, finalizzato al recupero del ritardo accumulato dall’impresa nell’esecuzione dei lavori – prosegue Macchioni – e quel termine non è stato rispettato.

A tutto questo, non mancano di certo anche i giudizi negativi da parte della lista Macchioni.

«È veramente desolante e una presa in giro per tutti, in modo particolare per i commercianti della piazza e delle vie limitrofe – dice Macchioni – assistere nuovamente ad un prolungamento dei lavori sulla piazza».

Ora un altro rinvio potrebbe impattare negativamente anche sulla kermesse estiva dei giovedì di luglio.

«Si continuano – ribadisce il consigliere – a dare risposte troppo imprecise sulla data di fine lavori, ed evasive per quanto riguarda le conseguenze “inevitabili” alle quali, la ditta appaltatrice, dovrà farsi carico per aver disatteso nuovamente l’obbiettivo da raggiungere».

Nell’ultimo periodo l’impresa affidataria è andata via via accelerando l’esecuzione dei lavori, nel tentativo di rispettare i nuovi termini concessi: a nulla però è servito questo ulteriore sforzo.

La ditta che si sta occupando dell’intervento più discusso della recente storia cittadina – conclude Macchioni – «avrebbe dovuto, invece, far tesoro da subito delle perplessità che la nostra lista aveva sollevato fin dai primi mesi, per come venivano seguiti e condotti i lavori sul cantiere».