Massimo Monticelli (Credits Tommy Cattin)

L’Emilia e una notte plus prosegue il 3 luglio 2021, alle ore 21.30, nel chiostro di Corte Ospitale con Cassandra o della Verità, solo coreografico di Massimo Monticelli, danzatore e insegnate freelance che dal 2019 lavora con la Compagnia DNA di cui è artista associato.

Cassandra o della Verità, progetto vincitore del bando ERetici. Le strade dei teatri, ideato e promosso dal Centro di Residenza Emilia-Romagna L’Arboreto Teatro Dimora, La Corte Ospitale, qui al suo esito finale, vuole essere un momento di confronto e di riscrittura, che osserva l’incessante tentativo di comunicare, la caparbia volontà di dire di no, l’ostinata necessità di immaginare un altro futuro. In scena Massimo Monticelli con le musiche originali eseguite dal vivo da Marco Pedrazzi.

Il progetto nasce come un solo coreografico che associa la danza contemporanea alla voce e alla musica composta ad hoc. Prende le mosse da un’urgenza di ricerca personale e professionale di Monticelli sul tema della Verità, o più precisamente della veridizione, inserendosi in un contesto socio-culturale in cui le fondamenta stesse del concetto di verità vengono scosse: la scarsa fiducia nella scienza, l’abbondare di notizie false, l’incapacità di informarsi, la difficoltà nel valutare e prendersi la responsabilità di ciò che si dice e ciò che si fa. La figura di Cassandra si pone come il contenitore e la chiave di lettura per indagare come la verità viene raccontata, ascoltata, presa in considerazione o rigettata, non soltanto in virtù del contenuto della veridizione stessa, bensì di colui o colei che la pronuncia. Una Cassandra sotto una luce contemporanea rappresenta l’occasione di parlare del presente, dell’incomunicabile, dell’indicibile, rapportati alla necessità di ascoltare, di leggere i segni, di credere il e nel futuro. Si tenta di rovesciare l’antonomasia, sull’onda della testimonianza delle altre cassandre contemporanee che, pur avendo il coraggio e la responsabilità di dire la verità, pur mirando al bene comune, vengono rigettate, ridicolizzate, strumentalizzate, spesso per la sola ragione di essere donne. Nasce qui il paradosso: Cassandra interpretata da un performer uomo. Sovrapporre il corpo del performer alla voce di Cassandra, nella costruzione di un contrasto, apre a una riflessione sulle questioni di genere e di rappresentazione. Il lavoro si inserisce in una cornice concettuale che affonda le radici nell’Agamennone di Eschilo per arrivare a Christa Wolf e Wislawa Szymborska, ed è forte della collaborazione con Marco Pedrazzi, giovane compositore bolognese che vanta tra le più recenti esperienze una commissione alla Biennale Musica di Venezia 2020 e la colonna sonora del documentario Rai “The Forgotten Front”.

 

Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria biglietteria@corteospitale.org, 0522621133, WhatsApp 3282911077.

La biglietteria del teatro è aperta da un’ora prima dell’inizio di ogni spettacolo.

La Corte Ospitale è in via Fontana 2, a Rubiera (RE).

Per ogni ulteriore informazione e approfondimento:www.corteospitale.org

Gli spettatori potranno accedere solo con mascherina chirurgica o di livello superiore di protezione. È vietato l’uso di mascherine di comunità. Il pubblico è invitato ad adottare comportamenti responsabili nel rispetto delle linee guida di contenimento della diffusione del Covid-19.