Sono iniziati i lavori di ristrutturazione edilizia della palazzina di proprietà di Acer Reggio Emilia situata in piazza Lino Grossi, al civico 19, nel cuore del Quartiere Foscato.

Il progetto prevede la realizzazione di 3 appartamenti da destinare a edilizia residenziale sociale, di cui due al piano terra, di 45 e di 110 metri quadrati, e uno al primo piano di circa 100 metri quadrati. L’intero fabbricato, ad alta prestazione energetica e privo di barriere architettoniche, è dotato di ascensore di dimensioni adeguate per disabili, accessi autonomi agli alloggi, giardino e terrazza comuni.

I lavori comprendono il miglioramento sismico dell’edificio, la realizzazione del cappotto termico, la sostituzione degli infissi e l’installazione di impiantistica evoluta e di sistemi domotici in grado di facilitare l’utilizzo delle semplici apparecchiature domestiche, fino alla gestione in remoto dei sistemi di sicurezza, come la chiusura delle tapparelle.

I costi dell’intervento, che comporta un investimento complessivo di circa 700mila euro, sono finanziati per 250mila euro dal Comune di Reggio Emilia; gli altri 450mila euro sono investiti direttamente da Acer Reggio Emilia che usufruisce dei fondi messi a disposizione da Sismabonus e Ecobonus previsti per le opere di miglioramento sismico ed efficientamento energetico.

La direzione dei lavori è curata da Acer che ha progettato l’intervento in collaborazione con Iren Smart Solution, azienda esecutrice insieme a Società Cattolica di Reggio Emilia Costruzioni edili e stradali Spa.

La ristrutturazione di questo ulteriore stabile che affaccia sulla piazza principale del Quartiere Foscato si aggiunge all’importante intervento di rigenerazione urbana di cui è stato oggetto il Quartiere Foscato negli ultimi anni. Interi vecchi caseggiati sono stati demoliti per lasciare spazio alla ricostruzione di 231 nuovi alloggi pubblici e 95 privati, mentre altri 80 alloggi pubblici già esistenti sono stati completamente riqualificati. Interventi che hanno comportato investimenti complessivi pubblici e privati per circa 18 milioni di euro a cui oggi si aggiungono altri 700mila euro per recuperare uno dei fabbricati che affacciano sulla piazza principale del quartiere.