È l’organista slovacco Stanislav Surin il protagonista del secondo appuntamento con il Modena organ festival, in programma martedì 19 ottobre, alle 21, nell’abbazia di San Pietro, a Modena. Suonando l’organo monumentale dell’abbazia, costruito nel 1524, Surin eseguirà un repertorio che spazia da Bach al compositore ceco Leoš Janáček fino ai contemporanei Marco Enrico Bossi e Maurice Duruflé. Surin eseguirà anche alcuni brani composti da lui stesso. L’ingresso al concerto è libero fino a esaurimento posti, per entrare è necessario esibire il Green pass.

Il “Modena organ festival”, inserito nel programma di “ArmoniosaMente” con l’obiettivo di valorizzare i preziosi organi storici del territorio, è organizzato dall’associazione “Amici dell’organo J.S. Bach” con la direzione artistica di Stefano Pellini e ha il sostegno della Regione Emilia Romagna, del Comune di Modena e del Salotto Magico.
Stanislav Šurin, organista e compositore, ha studiato organo al Conservatorio di Stato di Bratislava, al Conservatorio diocesano di Vienna e all’Accademia di musica e teatro di Bratislava. Si è esibito come solista con l’Orchestra filarmonica slovacca, ha suonato l’organo solista con l’Orchestra sinfonica nazionale di Taiwan e ha tenuto recital di organo in Europa, Stati Uniti, Giappone, Messico, Canada, Russia, Uzbekistan e Kazakistan. Insegna organo all’Università Cattolica di Ružomberok ed è consulente per il restauro di organi storici e per la costruzione di nuovi strumenti.