Si parla molto, in queste settimane, delle tensioni sui fattori produttivi delle imprese e delle strozzature nelle catene di approvvigionamento globali che generano una forte pressione sui costi di acquisto delle materie prime da parte delle micro, piccole e medie imprese, il tutto mentre il lavoro, soprattutto quello qualificato e specializzato, risulta più difficile da reperire. Ebbene in tutto questo diventa sempre più strategico il trasporto e la logistica, anche perché nei primi otto mesi del 2021 le vendite al dettaglio a livello nazionale hanno recuperato i livelli pre-Covid-19, mentre sale la domanda di servizi di spedizioni indotta dal boom dell’e-commerce.

A Modena sono 1.481 le imprese del trasporto merci su strada, e di queste tre su quattro, ben 1.107, sono artigiane e in questo momento queste imprese hanno necessità di camionisti. L’indagine dell’Ufficio Studi Lapam Confartigianato evidenzia come, nella provincia di Modena, il fabbisogno sia di 340 addetti, +17,2% rispetto alle richieste dell’ottobre 2019.

A Reggio Emilia sono 1.010 le imprese del trasporto merci su strada, di queste 747 sono artigiane con necessità di camionisti. Nella provincia di Reggio Emilia, il fabbisogno è di 250 addetti, +66,7% rispetto alle richieste dell’ottobre 2019.

La stessa indagine Lapam, che ha preso in esame l’intera Emilia Romagna, mette il dito nella piaga e fa capire come non appaia agevole la copertura delle posizioni lavorative: in pratica non si trovano i camionisti. Le imprese segnalano che il 45,1% delle entrate sono di difficile reperimento, quota che superiore rispetto al già elevato 39,3% registrato a livello nazionale. I motivi sono la mancanza di candidati per il 22,7% delle imprese intervistate, mentre per il 21,4% la difficoltà è connessa con la preparazione inadeguata dei candidati.

Ma la carenza di autisti è un problema diffuso nell’Unione Europea. L’emergenza post Brexit in corso nel Regno Unito, come evidenziato anche da Lapam Confartigianato Trasporti, ha messo in luce il problema strutturale della carenza di autisti su scala europea. Il fenomeno è influenzato da diversi fattori tra cui spicca la concorrenza di imprese di paesi con un basso costo del lavoro che hanno acquisito quote di mercato crescenti nella movimentazione internazionale delle merci.

“La problematica della ‘mancanza di autisti’, che segnaliamo ormai da tempo – sottolinea il Presidente di sia nazionale che locale di Lapam Confartigianato Trasporti Amedeo Genedani – sta emergendo in tutta la sua gravità. È indispensabile affrontarla partendo dalla costituzione di un tavolo interministeriale Trasporti, Interni, Lavoro e Sviluppo economico con le principali rappresentanze di categoria, in cui si analizzino le diverse concause e si adottino gli adeguati provvedimenti governativi in una duplice direzione: da un lato, attenuare l’emergenza con misure shock di immediato impatto, quale la previsione di incentivi pubblici per il conseguimento dei costosi titoli abilitativi alla guida e sgravi sulle assunzioni di nuovi conducenti, dall’altro, creare le premesse culturali e normative per valorizzare il ruolo dell’autotrasportatore, rendendo attraente per giovani, disoccupati ed inoccupati una professione sostanzialmente disprezzata nonostante il ruolo essenziale e strategico per l’economia. Senza correttivi il rischio reale è quello di provocare un blocco alle attività economiche con conseguente mancato approvvigionamento dei beni di prima necessità e generi alimentari indispensabili per la vita quotidiana”.