foto: Google Maps

Da diversi mesi a Fiorano Modenese è partito un complesso progetto di riqualificazione energetica che prevede diversi interventi, dal più semplice, come la sostituzione di un punto luce, al più complesso, come la riprogettazione di intere aree, come in piazza Ciro Menotti.

Il progetto prevede prioritariamente la riqualificazione degli oltre 4.000 corpi illuminanti, con apparecchiature a Led, volte alla diminuzione dell’inquinamento luminoso ed al risparmio energetico, mantenendo invariato l’assetto originario dell’impianto.

Tutti gli interventi sul territorio comunale vengono realizzati nel rispetto della normativa sull’illuminazione (Legge regionale n. 19/2003 “Norme in materia di riduzione dell’inquinamento luminoso e di risparmio energetico” e successive direttive di applicazione n.1732 12/11/2015, n.2263/2005, n.1688/2013; CAM 2018) e tengono conto dell’inquinamento luminoso, cercando di ridurne la portata, per migliorare la sostenibilità ambientale.

In questi mesi sono stati sostituiti centinaia di punti luce, riscontrando alcune criticità, in particolare quella segnalata dai cittadini di via Verdi.

L’Amministrazione comunale ha preso in carico le segnalazioni arrivate all’URP e insieme al servizio Lavori Pubblici e al gestore dell’illuminazione pubblica fioranese, ha cercato di capire il problema. E’ stato verificato come l’impianto di illuminazione originario esistente in via Verdi presenti carenze importanti, quali l’eccessiva distanza dei pali e la ridotta altezza degli stessi, che impediscono alle nuove apparecchiature Led di dispiegare al meglio la loro funzione. In questo caso risulta quindi necessario un intervento strutturale più complesso, rispetto alla semplice sostituzione, per l’implementazione dei punti luce.

E’ stato quindi richiesto alla società Engie e A&B di elaborare un progetto e procedere ai lavori necessari per risolvere le carenze esistenti, aumentando il numero di punti luce e consentendo quindi una più adeguata illuminazione della strada e dei pedonali.

Si prevede che l’intervento sarà concluso nel primo trimestre del 2022, salvo ritardi dovuti al reperimento e  fornitura dei materiali, per il particolare periodo storico in cui ci troviamo.