Edilizia (Copyright immagine: Regione Emilia-Romagna A.I.U.S.G. – Autore: Banzi Liviana)

Sollecitare il Governo per la proroga fino al 31 dicembre 2023 della misura sugli interventi edilizi ammissibili alla detrazione fiscale del 110 per cento, il cosiddetto Superbonus, è l’invito che rivolge alla giunta l’ordine del giorno presentato nel Consiglio comunale di Modena, nella seduta di giovedì 4 novembre, da Piergiulio Giacobazzi (Forza Italia).

L’Assemblea ha approvato la mozione anche col voto di Pd, Modena civica, Movimento 5 stelle, Lega Modena, Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia e Modena sociale; astenuti Sinistra per Modena ed Europa verde – Verdi. Il documento, inoltre, chiede anche di coinvolgere le associazioni di categoria per riflettere sui possibili miglioramenti da applicare all’agevolazione.
Illustrando la mozione in aula, il consigliere Giacobazzi ha sottolineato la capacità della misura di generare “un meccanismo virtuoso di mercato” e, in particolare, i benefici sviluppati lungo la filiera: “Il cittadino – ha spiegato – può ristrutturare casa gratuitamente, ridurre il costo delle bollette e valorizzare il proprio patrimonio immobiliare; l’impresa può aumentare il fatturato grazie al maggior volume di lavori; lo Stato può rendere più efficienti e più sicure le abitazioni e sostenere l’aumento dell’occupazione e del reddito”. Il Superbonus 110%, dunque, rappresenta “una grande opportunità per riqualificare il tessuto urbano esistente e rilanciare il comparto dell’edilizia”, come attestano “i risultati, ben visibili nelle strade dell’intero Paese, di quanto finora fatto in termini di riqualificazione”.
La mozione, quindi, richiama il ruolo degli enti locali nel percorso verso la concessione della detrazione a cittadini e imprese, per esempio “sul fronte della celerità nel consentire l’accesso agli uffici e nel licenziamento delle pratiche”. Anche sulla scorta della centralità dei Comuni, il documento sollecita un impegno dell’Amministrazione comunale modenese per “attivarsi nelle sedi ritenute più opportune” affinché l’Esecutivo proroghi l’incentivo, suggerendo, inoltre, un intervento sul “sistema di accesso ai documenti e avanzamento pratiche” come possibile miglioria al provvedimento da valutare assieme alle associazioni di categoria.
Aprendo il dibattito per il Pd, Alberto Bignardi ha osservato che il Superbonus incentiva la sicurezza degli immobili e si riflette sull’ambiente, “grazie all’efficientamento del parco immobiliare”. Il consigliere, auspicando che la misura diventi “strutturale”, ha suggerito anche di “estendere alle periferie il Bonus facciate”.
Anche Giovanni Silingardi (Movimento 5 stelle) ha suggerito una proroga del provvedimento: “Bloccarla – ha affermato – significherebbe stoppare un moltiplicatore di interventi in campo occupazionale e per il Pil, ma anche “finalizzati al risparmio energetico e al miglioramento delle condizioni ambientali”.
Paola Aime (Europa verde – Verdi), annunciando il voto di estensione alla mozione, ha auspicato che “venga perseguito il criterio di equità nell’erogazione del bonus”. Inoltre, ha suggerito di “ragionare più globalmente con l’obiettivo di favorire l’efficientamento: la misura del 110% non copre, infatti, tutti gli immobili”.